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StarCraft II

Capolavoro in arrivo.

Queste sono soltanto alcune delle nuove possibilità inserite in StarCraft II ma il numero di cambiamenti apportati è talmente grande che è impossibile racchiuderlo in una semplice anteprima. E’ un gioco completamente nuovo, riscritto da zero, e ogni somiglianza col suo predecessore è controbilanciata da un nuovo "concetto" inedito. L’unica cosa rimasta invariata è il presupposto “facile da imparare, difficile da padroneggiare” moltiplicato per tre stili di gioco completamente differenti e perfettamente bilanciati.

Dunque, dovremmo farci iniezioni di DNA coreano per apprezzarlo? Noi diciamo di no, data l’ossessione degli sviluppatori per l'equilibrio e per i dettagli strategici è palese che il gioco avrà una grandissima risposta dalle competizioni di alto livello, ma è altrettanto vero che la stessa cura ed ossessione lo rendono un gioco appetibile anche a tutti noi.

Ogni strategia ha una contromossa, ogni azione ha una risposta adatta e una via percorribile per una contromossa, sta a voi imparare e soprattutto riconoscere il momento giusto per mettere in atto la strategia migliore. I professionisti lo faranno alla velocità della luce ma questo non vuol dire che il resto del mondo non possa godersi il gioco ad un ritmo meno frenetico.

I Protoss restano nemici temibili in aria mentre i Terran vantano unità di terra a dir poco imponenti.

Questa è la bellezza di StarCraft II. Blizzard ha capito che il gioco non aveva bisogno di essere semplificato per i non professionisti, bastava semplicemente evitare di accontentare solo giocatori ultra hardcore con un approccio troppo complesso. Il vero scopo di Blizzard in questi sei anni è stato costruire qualcosa di accessibile e concettualmente semplice, ma dotato di una complessità nascosta. Qualcosa di simile agli scacchi: le regole sono semplici ma il gioco che ne scaturisce e è qualcosa di estremamente complesso e affascinante, privo di una strategia dominante.

Con ancora relativamente poco tempo da spendere nello sviluppo, Blizzard sa che ancora il gioco non è perfettamente tarato sugli standard (altissimi) richiesti. Il gioco sarà infatti ancora soggetto a molti cambiamenti, mentre ore e ore verranno spese ad analizzare le migliaia di partite giocate dai beta tester. Potrà sembrarvi un eccesso di perfezionismo ma le correzioni fatte in questa fase, che probabilmente non verrebbero notate da giocatori come me o come la maggior parte di voi, servono ad evitare che chi di questo gioco ne ha fatto un business sfrutti le possibili falle del gameplay. Blizzard sta quindi puntando al massimo livello di perfezione: non sappiamo se ce la farà (ma conoscendola, è molto probabile) ma di una cosa siamo più che sicuri: il risultato sarà comunque qualcosa con cui tutti saranno in grado di divertirsi un sacco.