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Confrontation - prova

Guerra fra miniature!

Nel momento in cui uno sviluppatore si trova nell'amorevole condizione di dover lavorare su un nuovo titolo, solitamente può decidere, per quanto riguarda il comparto narrativo, fra due opzioni: sviluppare un universo ex novo oppure avvalersi di un background creato da qualcun altro.

Ora, il mondo delle miniature ha per anni "sovvenzionato" lo sviluppo videoludico grazie alla massiccia presenza di titoli dedicati all'universo di Warhammer ma, come i più informati dovrebbero sapere, esiste tutto un sottobosco di licenze e universi non ancora sfruttati che beneficerebbero oltremodo di una trasposizione digitale.

È questo ad esempio il caso di Confrontation, titolo di Cyanide Studios che va a pescare a piene mani dal mondo creato dalla casa francese Rackham e allo stesso tempo una delle licenze più importanti del panorama ludico classico, ignorata peraltro fino a ieri dagli sviluppatori di videogiochi.

La signorina ssembra tutto tranne che indifesa…

Preso quindi atto che qualcuno ha (finalmente) deciso di girare lo sguardo verso questo universo dai contenuti poliedrici, la domanda successiva riguarda il capire di che tipologia di gioco stiamo parlando e qui arriva il vostro amico Bertoni che, con questa anteprima, ha il compito di introdurvi all'interno di quella che si preannuncia essere una gradita sorpresa in questo primo scorcio del 2012.

Innanzitutto il genere: quello che ci si presenta davanti agli occhi è, com'era facile attendersi, un gioco di ruolo action di stampo classico con ampio spazio alla fase tattico/strategica; detto in parole povere una sorta di hack'n slash molto meno frenetico e molto più ragionato rispetto a quanto siamo soliti vedere.

Neanche il tempo di rendersi conto di dove siamo che l'avvio della campagna ci butta subito nel vivo dell'azione, senza darci peraltro troppe coordinate per orientarci: a capo di Darius, comandante di un piccolo manipolo di uomini appartenenti alla fazione dei Griffin, ci viene infatti richiesto di trovare e ripulire un avamposto dei cattivi di turno.

Qui, mentre ci troviamo impegnati a recuperare gli altri membri del party dispersi per la mappa, veniamo subito a contatto con alcune particolarità del gioco, partendo proprio dal nostro personaggio delineato da tutta una serie di caratteristiche e di talenti nel solco della più classica tradizione ruolistica.

L'effetto delle magie risulterà ben riconoscibile sul campo di battaglia.

"Confrontation va a pescare a piene mani dal mondo creato dalla casa francese Rackham"

A lato però delle classiche abilità come intelligenza, resistenza, destrezza e così via, troviamo tutta una serie di alberature dedicate sia ai nostri talenti magici che alle nostre armi e alla nostra armatura, tale per cui al procedere dei livelli dovremo decidere se e come evolverci, privilegiando il lato mistico o quello "materiale".

Capite bene quindi come già fin dai primi attimi niente viene lasciato al caso e profilare adeguatamente i nostri uomini a seconda del nostro stile di gioco orienterà in maniera decisa il proseguo delle vostre avventure, nel pieno rispetto dei ruoli che ogni personaggio ricopre: per intenderci un "tanker" non potrà diventare un mago di prim'ordine, così come uno specialista degli attacchi a lunga distanza risulterà alquanto fragile nel corpo a corpo.

Procedendo nel nostro cammino ci toccherà però anche menare le mani e questo frangente mi permette di approfondire l'altra faccia della medaglia, ovvero il come ogni scontro si dipani e cosa vi verrà chiesto per uscirne vincitori.

I combattimenti si svolgono in tempo reale ma con la possibilità di mettere in pausa l'azione premendo la barra spaziatrice; congelare l'azione risulta peraltro alquanto utile, in quanto in questo modo potrete studiare con calma la situazione dei vostri uomini ed eventualmente, rinfoltendo la coda di ordini (fino ad un massimo di quattro), modificare la vostra strategia a seconda della situazione che si è venuta a creare.

La profondità dell'universo di Confrontation non ha nulla da invidiare ad altre miniature più blasonate.

Mano a mano che le ore di gioco sono passate quello che è emerso con chiarezza è che nelle intenzioni degli sviluppatori l'idea è quella di portare la struttura degli scontri sulla falsa riga del gioco "reale", con una serie di schermaglie fra poche unità così che sia dato ampio spazio alla fase tattica.

Certo, non mancheranno momenti più "affollati", ma affrontando il gioco cum grano salis ben presto cercherete di evitare queste situazioni in quanto, a causa di una curva di difficoltà già rigida nelle prime fasi, rischiereste di dover ricaricare fin troppo spesso l'ultimo salvataggio.

"Confrontation gioca molto del suo fascino nelle studio di mosse e contromosse"

In generale Confrontation gioca comunque molto del suo fascino nelle studio di mosse e contromosse, grazie anche ad un'intelligenza artificiale dei nemici che cercherà di adattarsi in maniera dinamica al vostro comportamento. Non di rado ad esempio vedrete i vostri uomini in difficoltà immediatamente attorniati da nemici pronti a finirli oppure gli incantatori avversari protetti fino alla morte dalle truppe più coriacee.

Di fatto il vostro incedere risulterà per questo forzatamente lento, cosa che rischia di frustrare il giocatore più portato a buttarsi nella mischia senza riflettere; tuttavia devo dire che personalmente ho apprezzato molto questa impostazione, in quanto permette di vivere il tutto in maniera più ragionata e soprattutto scevra da quella componente casuale che spesso ammorba questa tipologia di gioco.

Anche la conformazione della mappa è una variabile di cui tener conto.

Al momento infine è prevista anche una parte dedicata al gioco multiplayer che nelle intenzioni degli sviluppatori sarà molto più vicina alle dinamiche del gioco classico, con partite veloci dove la tattica e l'applicazione delle vostre strategie dovranno essere immediate; purtroppo però non abbiamo ancora potuto vedere nulla al riguardo e perciò dobbiamo per ora sospendere ogni giudizio.

Graficamente Confrontation riesce a proporre la bellezza di un'ambientazione ricca di sfaccettature, sia nei personaggi che nell'universo di gioco, senza appesantire in maniera eccessiva la macchina su cui si trova a giocare; questo però non va a discapito degli effetti grafici, particolarmente piacevoli alla vista per varietà e potenza visiva, o della stabilità, davvero già su livelli eccellenti.

Per quanto riguarda l'audio invece l'impressione è che questo sia un po' trascurato, non risultando veramente incisivo e attestandosi su livelli di semplice accompagnamento, tanto che difficilmente vi ricorderete i motivi proposti una volta riposto il gioco sullo scaffale.

Il tutto poi è doppiato e sottotitolato unicamente nella lingua d'Albione, con una recitazione generale che anch'essa non è fra le più riuscite che mi sia capitato di ascoltare; fortunatamente però non è necessario avere nel proprio bagaglio un'eccessiva conoscenza dell'Inglese per godersi appieno la trama, sia per la sua semplicità, sia perché il vocabolario utilizzato non è quello del British Institute.

"Graficamente Confrontation riesce a proporre la bellezza di un'ambientazione ricca di sfaccettature"

Confrontation è riuscito per ora nella non facile impresa di sorprendermi e divertirmi, facendo leva da una parte sui pregi di un universo con gli attributi, tale da non dover invidiare nulla alla più blasonata saga di Warhammer, dall'altro su un sapiente mix di elementi presi da diversi generi, qui riuniti per proporre un titolo solido e accattivante.

Con all'orizzonte l'arrivo del prossimo must videoludico di papà Blizzard, il titolo Cyanide potrebbe essere quindi l'ultimo buon antipasto da assaggiare prima di darsi all'isolamento forzato dei prossimi mesi, a patto però di equipaggiare il pacchetto con un multiplayer convincente e di bilanciare meglio la curva di difficoltà, per ora troppo altalenante.

Se e come questo avverrà, lo saprete seguendoci nelle prossime settimane.