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PES 2012

Abbiamo analizzato i reparti e vi diciamo come sono.

In casi come questi si potrebbe anche imputare tali mancanze alla natura incompleta del codice in nostro possesso, ma va anche detto che mancando ormai circa due mesi all'arrivo del prodotto nei negozi, le possibilità che la situazione migliori in maniera significativa sono ridotte.

Al di là del passo indietro per quanto riguarda i portieri, gli altri reparti mostrano per fortuna grandi miglioramenti in entrambe le fasi. Non possiamo certo parlare di perfezione assoluta ma i passi avanti di PES 2012 rispetto al suo predecessore sono evidenti.

I giocatori che compongono il pacchetto difensivo, ad esempio, appaiono ora più compatti, reattivi e con un miglior senso della posizione, e sebbene gran parte delle difese denotino una leggera tendenza a mantenere la linea troppo alta, l'impressione è che le possibilità di ritrovarsi scoperti dopo un contropiede andato male siano molto più ridotte rispetto al passato.

La marcatura a zona è decisamente più efficace quest'anno.

Il centrocampo mostra anch'esso diversi passi avanti, con le tanto chiacchierate sovrapposizioni degli esterni (che nel caso in cui si abbiano uno o due mediani saranno "tamponate" da quest'ultimi) e, cosa ancor più importante, con una più evidente capacità dei giocatori offensivi di attaccare gli spazi per sviluppare azioni più complesse, articolate e soprattutto veloci.

Ho voluto enfatizzare proprio quest'ultimo aggettivo perché la costruzione delle azioni di PES 2012, ora più semplice e accessibile, è frutto di una pregevole ottimizzazione delle meccaniche dei passaggi, sia per quelli corti che per quelli lunghi.

I margini di errore nella costruzione di un'azione, esaltati tra le altre cose da apposite animazioni inedite per eventuali giocatori presi in controtempo, sembrano infatti essere stati ridotti rispetto allo scorso anno e sebbene questo abbia forse ridotto un po' il realismo, non si può negare come a beneficiarne sia stato il divertimento e la spettacolarità.

Giocando con squadre provviste di grandi palleggiatori (qualcuno ha detto Barcellona?) è infatti possibile esibirsi in trame precise e rapide che, se gestite da un giocatore di esperienza, si traducono quasi sempre in percussioni letali... al cui termine i portieri non potranno far altro che girarsi e raccogliere il pallone in fondo alla rete.

Un passo indietro rispetto ai centrocampisti, almeno per ora, lo sono gli attaccanti, in grado anch'essi di attaccare gli spazi con una certa aggressività, ma apparentemente incapaci di giocare sulla linea del fuorigioco per aggirare le difese troppo alte.