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Sacred Citadel - Prova

Picchia che ti passa.

Londra - Il tentativo da parte di Deep Silver di dare alla serie Sacred una nuova dimensione potrebbe rivelarsi una mossa piuttosto azzeccata. Per la sua saga action-gdr, infatti, lo sviluppatore teutonico ha ideato un universo sufficientemente ampio ed affascinante da fornire spunti non solo per uno spin-off, ma per una manciata di prodotti similari.

Il gameplay di Sacred, oltretutto, è talmente votato all'azione da non necessitare di chissà quale volo pindarico per essere reinterpretato sotto forma di hack'n slash a scorrimento laterale. Ecco dunque nascere Sacred Citadel, progetto destinato al mercato digital delivery che andrà a fare da prequel al più classico Sacred 3, previsto per fine anno.

Dalla serie principale gli sviluppatori di Southend Interactive hanno preso sia l'universo di Ancaria, con le sue regole, i nomi e il bestiario, sia un'ossatura da gioco di ruolo che ovviamente andrà ad incastrarsi in un impianto da classico action a scorrimento.

Lo stile grafico di Sacred Citadel riesce a unire il classico design della serie con la grafica cel shading.

Il gameplay di Sacred, oltretutto, è talmente votato all'azione da non necessitare di chissà quale volo pindarico per essere reinterpretato sotto forma di hack'n slash.

La storia è piuttosto semplice: i tre guerrieri protagonisti si alleano tra di loro per contrastare una forza malvagia che minaccia il mondo di Ancaria. L'Impero di Zane Ashen, infatti, ha creato un esercito di Grimmoc, una sorta di mutazione degli Orchi, da scagliare contro i Serafini. Ovviamente sarà grazie ai tre protagonisti se questi oscuri piani non verranno realizzati.

La demo messa a nostra disposizione durante lo showcase Deep Silver, evitava però qualsiasi tipo di preambolo e anzi ci ha gettati nel bel mezzo dell'azione. Inizialmente abbiamo avuto a disposizione solo un fendente semplice e un colpo speciale, diverso per ogni classe. Una scelta piuttosto spiazzante, dato che riportava dietro di qualche lustro quando per abbattere le orde di mostri presenti, occorreva semplicemente alternare questi due attacchi con qualche salto e qualche schivata, senza particolari tecniche o tatticismi.

Questa impressione durerà pochi minuti, dato che già raggiungendo il primo livello di esperienza si potrà sbloccare la prima combo, in grado di concatenare i due attacchi a disposizione. In seguito apprenderemo i rudimenti della parata e, una volta caricata l'apposita barra, avremo la possibilità di scagliare un attacco speciale, anche questo determinato dalla classe interpretata.

Grazie al sistema di progressione sarà possibile sbloccare nuovi letali attacchi con i quali fare a fettine gli avversari.

Già così Sacred Citadel prende tutt'altra forma, consentendo di apprezzare maggiormente la giocabilità, progressivamente sempre più complessa e soddisfacente, grazie a tutta una serie di combo, attacchi speciali e abilità che sarà possibile sbloccare. Inoltre, alcuni particolari nemici potrebbero lasciare dietro di sé delle armi, da raccogliere per migliorare il proprio potere d'attacco, oltre che variare leggermente il proprio stile di gioco. Impugnare un enorme martello o un'affilata spada cambia leggermente l'approccio al combattimento, rendendovi più o meno lenti.

Alcuni particolari nemici potrebbero lasciare dietro di sé delle armi.

Ovviamente non tutte le armi potranno essere utilizzate da tutti i personaggi, dato che il guerriero Safiri, il cacciatore Ancariano e la sciamana Khukuri risponderanno alle regole più classiche dei giochi di ruolo che impediranno loro di sfruttare qualsiasi tipo di equipaggiamento. Il Safiri, infatti, impugnerà solo enormi martelli e armi devastanti, l'Ancariano archi e doppie lame, mentre la sciamana bastoni e armi similari.

A fine livello sarà possibile oltretutto spendere i punti esperienza guadagnati per migliorare le proprie caratteristiche fisiche, come potenza di attacco, difesa e attacchi speciali, in modo da dare un ulteriore strato di personalizzazione e dunque di profondità al gameplay.

Il cuore di questa tipologia di giochi è però il divertimento; senza di esso non esiste combat system o sistema di progressione in grado di tenervi incollati allo schermo. Per questo motivo gli sviluppatori di Southend stanno creando il loro gioco in moda da consentire a tre giocatori contemporaneamente di partecipare ad una sessione di gioco, portandosi con sé, ovviamente, il proprio personaggio e il proprio livello di esperienza. Questo vuol dire che ci potranno essere sia tre guerrieri, sia due ranger e una sciamana: ognuno potrà continuare ad utilizzare il proprio personaggio preferito.

Non mancheranno combattimenti contro boss enormi e arrabbiati

Il cuore di questa tipologia di giochi è però il divertimento.

Il level design, per quanto abbiamo potuto vedere, non presentava particolari picchi di originalità o fantasia, ma da alcuni filmati distribuiti abbiamo visto che presto arriveranno anche strane creature da cavalcare con le quali seminare distruzione, oltre che variare il ritmo del gioco. Speriamo che altre soluzioni analoghe o qualche diversivo similare verrà aggiunto da qui all'uscita del gioco, prevista per dopo l'estate. Non mancheranno i combattimenti contro boss di fine livello, tanto grandi quanto gratificanti da abbattere a suon di spada!

Al momento, la possibile monotonia potrebbe essere l'unico limite emerso dalla produzione di Southend, accentuata da un'intelligenza artificiale piuttosto passiva, che non era in grado dunque di impegnare e divertire a sufficienza. Potrebbe essere che il livello impostato fosse quello per "giornalisti imbranati che vogliono solo ammazzare qualche orco in santa pace", ma è comunque il caso di tenere monitorato questo aspetto.

L'ultima annotazione va fatta al comparto tecnico: Sacred Citadel è un piacere da guardare sia per le animazioni, fluide e ben concatenate tra di loro, sia per lo stile utilizzato che riesce a rimanere fedele a quello della serie Deep Silver pur presentandolo in un riuscito cel shading, che dona a tutto il gioco un aspetto divertente e fresco. Le brevi sequenze animate che introducono i vari stage sfruttano quest'ottima caratterizzazione per creare tavole animate piuttosto piacevoli, nonostante la loro semplicità.

Sacred Citadel probabilmente non rivoluzionerà il mondo dei videogiochi, ma si presenta come un prodotto molto interessante, che potrebbe far felici i tanti appassionati di hack'n slash a scorrimento orizzontale e soprattutto potrebbe aiutare i fan della serie Deep Silver ad attendere il terzo capitolo. Il sistema di crescita dei personaggi, il comparto grafico stiloso e la cooperativa a tre giocatori sono al momento i punti di forza della produzione di Southend Interactive. Non rimane che attendere maggiori dettagli sul gioco, che dovrebbe arrivare dopo l'estate su Xbox 360, PS3 e PC tramite gli store digitali.