The Elder Scrolls V: Skyrim

Questo ha portato a tentare di capire quali oggetti fossero effettivamente inutile zavorra e quali invece prezioso materiale di scambio. Solo in quel momento ci siamo accorti quanto fosse pratico l'inventario: non più la classica rappresentazione a quadrettoni del nostro zaino ma una serie di pagine facilmente assimilabili ai menu dinamici che oggi si possono trovare su touchscreen. Una novità molto gradita che pare funzionare molto bene anche solo utilizzando il mouse attraverso una serie di menu sequenziali.

Il nuovo menu è senza dubbio molto interessante per un altro motivo: ogni oggetto è visualizzabile in 3 dimensioni (e zoomabile) e, qualora abbiate tre spadoni uguali, una piccola iconcina vi consiglierá quale delle tre armi é la migliore.

Chiuso lo zaino è stata la volta di rimettersi in cammino per rendersi conto che, mentre ci siamo avvicinati alla cima della montagna, le condizioni climatiche hanno iniziato a peggiorare avvolgendoci prima nella pioggia e poi in una vera e propria bufera di vento e di neve.

Davanti a noi un bosco non propriamente disabitato ci ha condotti all'ingresso di un dungeon che prende il nome da un fiume nelle vicinanze con relative cascate. Bleak Falls Barrow sembra proprio il posto perfetto per mettere alla prova il gameplay di The Elder Scrolls V: Skyrim, con combattimenti, enigmi e indizi sul cuore del gameplay di Skyrim.

Immediatamente ci siamo resi conto di come Bethesda abbia lavorato moltissimo sulle capacità stealth del giocatore: nelle prime fasi dell'esplorazione abbiamo trascorso cinque minuti buoni ad ascoltare le conversazioni dei nostri avversari e a pianificare un'imboscata dall'oscurità che permettesse di colmare con la sorpresa il divario del vantaggio numerico nemico. Qualche palla di fuoco dopo ed è stata la volta di un draguaro molto ostico da stendere, seguito dal classico ragno gigante ad aspettarci nei luoghi più remoti del dungeon stesso.

Oltre agli scontri frequenti (pochi nemici ma buoni), a intrigarci maggiormente è stato il notevole numero di trappoloni in stile Indiana Jones che le menti malvagie di Bethesda hanno preparato per noi: dalle raffiche di frecce collegate a improbabili interruttori, alle piastrelle a pressione con botola e spuntoni incorporati, fino a pareti mobili dotate di lame rotanti, il movimento all'interno dell'antro nemico è stato tutt'altro che agevole.

Tutto questo mentre gli attributi individuali del nostro personaggio salivano permettendoci di livellare: magia, salute e resistenza sono le tre caratteristiche basilari del personaggio, a cui vanno aggiunti una miriade di perk legati alla classe da sbloccare a nostro piacimento man mano che si procede. Una menzione d'onore va al design del menu di passaggio di livello. Ogni ramo é rappresentato da una costellazione, e ogni skill da una stella. A detta degli sviluppatori sono presenti piú di 220 perk, ma solo 1/3 sarà utilizzabile nel corso dell´avventura.

Riflettendo a bocce ferme sull'esperienza di gioco, è chiaro che prima di sbilanciarsi su un gioco come questo ci voglia davvero molto più tempo a disposizione: i dialoghi con gli NPC, le quest della storia, i combattimenti con i draghi, il funzionamento del sistema economico, la composizione delle città ed eventuali risse in party con altri scagnozzi assunti per l'occasione, saranno materia di esame approfondito nei prossimi hands-on.

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Le certezze sull'ottima qualità del lavoro svolto finora sono tuttavia altrettante: la bellezza e la cura per ambientazioni e i personaggi, la fluidità del sistema di controllo e l'incredibile varietà di azioni che possiamo compiere per arrivare in modi diversi allo stesso risultato, sono da titolo degno del massimo rispetto.

Parliamo di un'eccezionale varietà di gameplay che si può riassumere in una sola parola: avventura. E l'impressione è che durante il prossimo autunno tutti i fan della saga (e degli RPG in generale) ne avranno da macinare parecchia…