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Enslaved: Odyssey to the West

Un ultimo hands-on prima della recensione!

Di Enslaved vi abbiamo parlato così tanto che vi abbiamo rivelato praticamente ogni dettaglio sul sistema di controllo e sulle prime fasi di gioco della nuova fatica Ninja Theory. Negli articoli precedenti vi abbiamo descritto la trama, il sistema di combattimento e l'interazione fra i due personaggi principali.

Nonostante questo, però, dopo aver giocato per diverse ore un codice preview decisamente avanzato, abbiamo deciso di condividere tutta una serie di nuove informazioni che ci traghetteranno verso l'ormai imminente recensione.

A differenza di quanto accaduto con le demo precedenti, questa volta abbiamo iniziato l'avventura di Monkey e Trip proprio dal principio, ovvero dalla fuga dei due protagonisti da una nave di schiavisti.

L'azione parte subito in modo piuttosto frenetico, con un tutorial interattivo che spiega, stanza dopo stanza, i comandi basilari del gioco. Una volta uscito dalla capsula di contenimento che lo imprigionava, Monkey insegue la misteriosa ragazza che, presa dal panico, qualche secondo prima aveva sabotato i computer della nave volante.

I potenziamenti di Monkey si manifestano anche sul modello poligonale, arricchendolo progressivamente.

Durante l'inseguimento il nerboruto protagonista deve farsi largo fra le esplosioni che dilaniano la fusoliera del velivolo, raggiungendo la propria moto (chiusa in gabbia e momentaneamente inutilizzabile, ma che probabilmente interverrà nelle fasi avanzate del gioco) e recuperando il proprio equipaggiamento (un paio di guanti capaci di generare utili scudi protettivi e un pratico bastone retrattile).

A questo punto l'inseguimento di Monkey nei confronti di Trip diventa ancor più complicato, visto che oltre a dover compiere pericolosi salti nel vuoto da un'ala all'altra della nave, l'atletico protagonista deve vedersela anche con i robot di sorveglianza impegnati a impedire la fuga dei due schiavi.

Raggiunta l'ultima capsula di salvataggio della nave (ormai spacciata e prossima allo schianto sulle rovine di New York), la coppia di Enslaved viene letteralmente sparata nelle strade cittadine, iniziando ufficialmente il proprio viaggio bizzarro alla ricerca di... qualcosa che non possiamo ancora rivelare!

Dopo queste prime vicende rocambolesche, i due personaggi si ritrovano indissolubilmente legati tra loro, con Monkey controllato da una fascia metallica direttamente connessa al suo cervello, installatagli da una Trip terrorizzata, in un goffo tentativo di creare una guardia del corpo capace di proteggerla lungo la strada.

Gli attacchi al plasma possono essere usati direttamente contro i nemici, o per danneggiare gli elementi più fragili delle ambientazioni.

Sarà così che Enslaved introdurrà il giocatore nel proprio mondo, un universo dove la razza umana è andata incontro a un misterioso declino e dove la deportazione e lo sfruttamento degli schiavi sono tornati prepotentemente a far parte dell'ordine naturale delle cose.

Monkey, un personaggio massiccio e brutale, durante la propria infanzia è riuscito a sfuggire ai rastrellamenti dei robot arrampicandosi sugli alberi e approfittando della propria agilità, affinando le doti fisiche che lo aiuteranno ad affrontare quest'ennesima avventura.

Trip, dal canto suo, è cresciuta con un padre responsabile di invenzioni e studi che, a quanto pare, hanno qualcosa a che fare con le condizioni del mondo di Enslaved. È proprio grazie al padre, comunque, che la ragazza ha imparato a controllare, modificare e sfruttare al meglio ogni genere di macchina, caratteristiche che le permetteranno di dare il proprio contributo durante il lungo viaggio assieme a Monkey.

In questa sessione di prova con il gioco di Ninja Theory ci siamo trovanti di fronte a una serie di situazioni piuttosto interessanti.