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Resistance 3

I Chimera tornano più cattivi che mai.

Al fine di esaltare la pericolosità di ogni scontro gli sviluppatori hanno inoltre ampliato il concetto di "vastità territoriale", realizzando un'avventura tutt'altro che lineare; dimenticatevi dunque corridoi, strade a senso unico e comodi ambienti domestici, perché in Resistance 3 sarete sempre in pericolo.

Le minacce arriveranno infatti da ogni direzione, costringendovi a considerare gli scenari nella loro interezza. Ciò influenzerà chiaramente anche lo svolgimento stesso dell'avventura, poiché niente e nessuno vi costringerà ad affrontare le "battaglie" in un ordine prestabilito.

Per ciò che concerne l'arsenale utilizzabile, gli sviluppatori non si sono ancora sbottonati più di tanto, limitandosi a confermare il ritorno dei cari vecchi Bullseye, Auger, Marksman e Magnum, ma la promessa di un interessante sistema di progressione/sviluppo delle armi è più che sufficiente per guardare al futuro con un sorriso.

Un altro aspetto che differenzierà Resistance 3 da molti altri esponenti della categoria sarà poi la mancanza di situazioni scriptate; negli ultimi anni molti sviluppatori hanno cercato di convincerci che l'unico modo per proporre situazioni realmente intense e coinvolgenti è quello di usare degli script ma i ragazzi di Insomniac sembrano davvero intenzionati a far crollare tale certezza.

L'avventura di Joe propone infatti una scarsissima quantità di situazioni scriptate e sebbene alcuni potrebbero presupporre che questo limiti la spettacolarità dell'azione, ciò contribuisce a rendere l'esperienza molto più dinamica, "personale" e soprattutto forte di una rigiocabilità impossibile da ignorare.

Grazie a una struttura che potrebbe portare molti a definirlo come un "FPS sandbox", saremo infatti noi a creare i nostri personalissimi momenti indimenticabili sfruttando gli "strumenti" messi a nostra disposizione dal team di sviluppo... e in questo senso i nemici giocano chiaramente un ruolo fondamentale.

Oltre ai classici Chimera, che si preannunciano più feroci e letali che mai, dovremo infatti vedercela con nemici molto più tosti e imponenti, le cui dimensioni rispecchieranno alla perfezione la loro cattiveria sul campo di battaglia. Ogni tipologia di avversario avrà ovviamente caratteristiche, punti di forza e debolezze uniche, e ciò vuol dire che dovremo adattarci in maniera dinamica alle varie situazioni.

Insomma, ad oggi Resistance 3 sembra promettere molto bene ma è ancora presto per esprimere in giudizio definitivo. Le sequenze che vedranno Joe combattere in Oklahoma e a New York, ad esempio, restano ancora avvolte nel mistero (così come il multiplayer e il co-op, purtroppo) ma se il buon giorno si vede dal mattino, la libertà decisionale, la personalizzazione degli armamenti, e l'intensità dei conflitti a fuoco dovrebbero senz'altro rappresentare una buona base su cui costruire un FPS impossibile da ignorare.

Per ora, dunque, limitiamoci a incrociare le dita e a sperare che Insomniac sappia ripetersi sui livelli che ne hanno sancito il successo in questa generazione.