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Journey

Un viaggio che non dimenticherete.

Gli sviluppatori hanno spiegato che per la creazione di questo gioco sono stati sovvertiti molti dei classici dettami del game design. I creatori sono stati trasportati più dalla fantasia e quello che nella maggior parte dei titoli in commercio è una regola, in Journey viene rappresentato in maniera totalmente opposta.

La voglia di crescere, diventare più forte, possedere un'arma più potente che ci spinge ad andare avanti nei giochi citati poche righe fa e in molti altri ancora, in Journey diventa una ricerca frammentata, quasi spaurita della verità. Il protagonista è solo, perduto e senza alcuno strumento che possa aiutarlo se non la sua voglia di scoperta.

La chiave del gameplay è rappresentata dalle ambientazioni stesse, tanto scarne quanto evocative al tempo stesso. Journey è sabbia, vento, aria e molto, molto altro ancora. Chi ha avuto la possibilità di vedere almeno uno dei film di Hayao Miyazaki non potrà non provare un sussulto di fronte a questo gioco, che in più di un'occasione richiama alla mente le sensazioni scaturite da ogni opera del Maestro giapponese.

La suggestività dei paesaggi del gioco è ancora maggiore quando provata dal vivo.
Lo scopo di Journey non è esplicitato e verrà svelato in maniera alquanto criptica nel corso dell'esperienza di gioco.

Naturalmente dietro tutto queste eteree promesse c'è anche un gioco, ambientazioni misteriose, rovine da esplorare, sentieri non battuti da scoprire e oggetti da trovare per risolvere il mistero che ci circonda. Gli enigmi sono integrati nel gameplay senza forzature, in maniera fluida e attraente.

Journey, come Flower prima di lui, non sarà un gioco difficile, non strizzerà le nostre meningi fino a farle esplodere ma tenderà invece a esaltare i nostri sensi, le nostre percezioni.

Una dimostrazione decisamente potete di questo è data dal design scelto per il co-op. A differenza del 99% dei giochi in circolazione, Journey ci permetterà di affrontare l'avventura con un compagno di cui non sapremo assolutamente nulla, neanche il suo ID su PlayStation Network. Potremo comunicare con lui (o lei) solo tramite un semplice sistema di input sonori e simboli runici... niente chat, niente lobby... solo noi, lui e il deserto.

L'intenzione dichiarata degli sviluppatori è di incentivare il gioco anche tra persone sconosciute tra loro, a prescindere dalla loro età, razza e sesso. Naturalmente è anche possibile giocare l'intera avventura da soli ma in questo caso alcune aree ci saranno precluse.

Journey si prefigge traguardi ambiziosi, mai tentati prima da un videogioco, ma forse è proprio questo il suo aspetto intrigante, che un accanito fan di Star Trek potrebbe condensare in una sola frase: "per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima". In tutti i sensi!