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Come sarà la prossima Xbox?

Un'analisi del possibile hardware della “Nextbox”.

Il colosso di Redmond ha inoltre un deciso vantaggio sulla concorrenza: avendo dalla sua lo standard DirectX 11, Microsoft lavora a stretto contatto con tutti i produttori di GPU nel definire il percorso della tecnologia grafica attuale e futura, e inoltre può contare sui pareri diretti dei migliori architetti grafici dell'industria per capire cosa vogliono vedere. La sfida quindi consiste nel definire l'hardware definitivo e ottimizzare le DX11, analogamente a quanto accaduto già nel passaggio alle DX9 per Xbox 360.

Peccato però che le attuali indiscrezioni non ci diano alcun dettaglio tecnico sulla configurazione dei devkit, in particolare del processore grafico. Nella sua demo next-gen Samaritan, Epic Games ha utilizzato un PC Core i7 con ben tre GTX580 per darci un'idea di come sarà visivamente la prossima generazione. La futura Xbox dovrà essere considerevolmente più conservativa ed efficiente nella sua architettura definitiva: tenendo conto della potenza grafica e dei costi dei processori, sarebbe decisamente una sorpresa se Microsoft avesse designato un processore grafico che superi le possibilità delle migliori schede video attuali.

Naturalmente possiamo solo fare ipotesi sulla conformazione definitiva della macchina, ma sarebbe interessante provare a immaginarla in rapporto al futuro ridimensionamento dell'hardware attuale. Mettiamola così: se l'ipotetica Nextbox uscirà nel 2014 utilizzando lo stesso budget in termini di silicio e componenti rispetto all'Xbox 360, cosa otterremmo?

Riguardo il processore grafico, è difficile determinare un equivalente futuro alla eDRAM ultraveloce applicata allo Xenos, che contiene anche otto ROPs. Infatti, Microsoft potrebbe voler scartare totalmente l'eDRAM dalla prossima macchina e utilizzarne il budget per altri scopi. Se però l'eDRAM dovesse rimanere, mantenendo i 40 nanometri che aveva l'Xbox 360 al lancio, dovremmo ottenere all'incirca 30-40MB, forse più che sufficienti ad avere un framebuffer a 1080p con multi-sampling anti-aliasing. Con 28nm, la memoria beneficerebbe di un aumento fino a raggiungere i 70-75MB. In ogni caso, 16 ROP dovrebbero essere abbastanza per supportare i 1080p, oltre ai 720p in 3D stereoscopico, sempre a 60Hz.

Torniamo indietro nel tempo per dare un'occhiata a un altro titolo che fu sviluppato sul devkit G5, e mostrato durante l'E3 2005 su un hardware non definitivo. Le performance di Need for Speed: Most Wanted vi sorprenderanno, un po' meno l'onnipresente tearing.

Rapportare le dimensioni del futuro chip grafico con i 40nm della 360 del lancio è invece abbastanza complicato. Attualmente l'unica cosa simile di AMD sarebbe il core Juniper, che si trova nella Radeon HD 5770. Ad ogni modo, ci avanzerebbe comunque il 20% dello spazio e chissà quali migliorie e potenza extra si potrebbero ottenere con i nanometri aggiuntivi.

Quindi cosa otterremmo in confronto all'attuale Xenos? Una HD 5770 portata alle dimensioni dello Xenos originale ci darebbe 960 processi stream, 12 unità di texture mapping o 48 texel per clock. Xenos ha circa 240 SP, quindi in termini di efficienza sarebbe più potente di quattro volte. Juniper ha però un clock di 850MHz, il che lo rende ancora più veloce: 1,7 volte in più di Xenos con una potenza di shading sette volte superiore. Xenos ha 16 TMU ma soli 16 texel per clock, il che fornisce una capacità di texturing cinque volte superiore all'attuale chip, il che permetterà un miglior filtering e texture più dettagliate.

Al momento è divertente fare delle ipotesi come queste, ma possiamo solo avere una vaga idea di quel che accadrà finché non vedremo come si comporteranno le nuove schede Cayman di AMD a 28nm. Il potenziale di ciò che Microsoft potrebbe ottenere con un core grafico a 28nm esteso alle dimensioni dello Xenos di lancio sarebbero fenomenali, e si potrebbe tranquillamente sostituire il core Juniper con l'ultima tecnologia Cyprus di AMD. Tenendo in mente che l'attuale Cyprus a 40nm può gestire fino a 190 watt di potenza a pieno carico, una riduzione a 28nm sarebbe essenziale per poter incorporare questa tecnologia all'interno di una console.

AMD resta il partner più probabile per Microsoft non solo a causa dei contrasti con NVIDIA per la GPU della prima Xbox, ma anche nell'ottica delle future sfide che l'aspettano, riguardanti la necessità di ridurre le dimensioni dei chip per rendere le console più economiche ed efficienti nel corso del loro ciclo vitale. Intel conduce il mercato con la sua tecnologia "3D Tri-Gate" ma AMD non è così lontana, mentre la posizione con NVIDIA è poco chiara. Insomma, rimane la sfida nel tentare di produrre un core grafico più economico che riesca anche a non trasformare la console in una fornace, e che potrà essere ridotto nel tempo per generare ancor meno calore, utilizzare meno corrente ed essere anche più economico.