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Castlevania: Lords of Shadow

Preparate frusta e acqua santa!

"Un guerriero solitario combatte creature demoniache con la sua frusta". Chi ha giocato almeno un capitolo della serie Castlevania non può non riconoscere in questa frase il concetto base della saga Konami, che cavalca l'onda del successo (tra alti e bassi) da ormai circa 25 anni. Manca solo un obiettivo a questa serie per entrare definitivamente nella leggenda, un capitolo 3D degno di essere giocato, e questo potrebbe esse proprio Castlevania: Lords of Shadow.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il produttore Dave Cox, che ci ha descritto LOS come il Castlevania "più oscuro, più realistico e più moderno di sempre". Lo sviluppo è stato affidato al team MercurySteam, che fin dall'inizio ha avuto un obiettivo ben chiaro in mente. Voleva riportare la serie alle sue origini realizzando un gioco in cui "un guerriero solitario combatte creature demoniache con la sua frusta".

"Era questo ciò che volevamo per il nostro Castlevania", ha confermato Cox. "Lo volevamo classico e moderno al tempo stesso, pieno di azione ma con sezioni platform che coinvolgessero tutto il gameplay".

Chi lascia la strada vecchia per la nuova...

MercurySteam ovviamente non si è limitata a fare un "copia e incolla" di tutto quello che la serie ha offerto dai suoi albori ad oggi. Voleva dare comunque una sua impronta indelebile a LOS e proprio per questo ha deciso di azzardare un'impresa tentata molte volte in passato ma mai riuscita: realizzare un Castlevania in 3D che fosse tanto bello da vedere quanto da giocare.

"L'altra cosa che volevamo assolutamente fare era realizzare una storia che avesse senso, una di quelle che potesse risultare appassionante anche per chi non ha mai giocato un Castlevania", ha proseguito Cox. "E volevamo anche che il protagonista fosse un uomo reale, non il solito eroe quasi invincibile"

Salutiamo quindi con un applauso l'arrivo di Gabriel Belmont, un membro dell'organizzazione conosciuta come la Fratellanza della Luce, incaricato di portare a termine una missione sacra: salvare il mondo dalla forza oscura che impedisce ai morti di trovare pace.

Caos, disperazione, morte. Sono tutti concetti che Gabriel conosce bene, specialmente da quando sua moglie è stata brutalmente assassinata. Dietro a questa sua tragedia personale si nasconde un progetto molto più ampio e pericoloso, un progetto ordito da tre misteriose entità conosciute come Lords of Shadow. Ognuno di essi custodisce un pezzo di una reliquia in grado di riportare in vita i defunti. Avete già intuito a chi toccherà sistemare le cose e salvare la propria compagna dal limbo in cui è precipitata, vero?

Il capitano Jean-Luc Picard di Star Trek: The Next Generation fa parte del cast di voci di Castlevania: LOS

Il trailer che ci è stato mostrato durante la presentazione descriveva in gran parte gli obiettivi che il team di sviluppo si era prefisso per questo gioco: azione e avventura inserite in una storia originale e appassionante, capace di toccare argomenti maturi come l'amore e la perdita degli affetti. Per riuscire a ottenere tutto questo MercurySteam non ha badato a spese, anche per quanto riguarda il doppiaggio. Molti attori famosi sono subito entrati nel cast di questo nuovo Castlevania, tra cui Robert Carlyle (Trainspotting, Full Monty), che presterà la sua voce a Gabriel, e Patrick Stewart (Star Trek, X-Men) che interpreterà il mentore del protagonista.

"Volevamo voci importanti, particolari e riconoscibili perché la storia che vogliamo raccontare è importante e coinvolgente", ha detto Cox. "Gabriel, in particolare, non è il classico eroe senza macchia e senza paura ma una persona normale. Vogliamo che i giocatori si sentano parte della storia e si emozionino insieme ai suoi personaggi."

Cox confida anche che lo stile grafico del gioco riesca ad elevare questo nuovo Castlevania al di sopra dell'enorme massa di giochi d'azione usciti ultimamente o in arrivo. Lords of Shadow porta il classico stile "gothic horror" della serie verso nuove vette di eccellenza. Lugubri cimiteri ovattati dalla neve, castelli pericolanti, schizzi di sangue un po' ovunque e luci di candele che proiettano ombre spettrali... anche Tim Burton avrebbe paura ad avventurarsi nei meandri di Lords of Shadow.