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Driver: San Francisco

Un gioco di corse "spirituale".

Gli sviluppatori devono inoltre gestire una IA che si occupi delle vetture abbandonate dal giocatore. Considerate tutte queste variabili, è incredibile constatare le differenze nello stile di guida dei singoli veicoli. Rispetto a molti altri giochi di corse, infatti, in questa serie ogni vettura sembra dotata di una sua distinta personalità e il piacere della scoperta delle diverse sensazioni di guida è un valore aggiunto che esalta ancora di più lo Shift.

Se a questo punto è difficile prevedere verso quali direzioni andrà la campagna in singolo, per quanto concerne il multiplayer il discorso è molto più semplice. Driver: San Francisco avrà nove modalità di gioco e implementerà un sistema evolutivo legato alla raccolta di punti esperienza. Tuttavia, gli sviluppatori per il momento hanno parlato esclusivamente di una delle modalità multiplayer, il Trail Blazer.

In teoria il Trail Blazer è molto semplice: bisogna rimanere entro il sentiero luminoso tracciato da una vettura gestita dalla IA per guadagnare punti, il primo giocatore che riesce a ottenerne 100 vince la sfida. Tramite lo Shift, però, le cose si complicano. In Trail Blazer il suo utilizzo è praticamente illimitato e questa tipologia di sfide per quattro giocatori diventa rapidamente una folle corsa alla smaterializzazione e al possesso delle vetture disponibili lungo il percorso.

Ben 9 saranno le modalità multiplayer di Driver: San Francisco.

Per rendere le cose più difficili, la vettura controllata dall'Intelligenza Artificiale procede in maniera irregolare, ma il gioco riesce a bilanciare in maniera efficiente il caos generato dalla lotta serrata tra i giocatori, che cercano di appropriarsi delle vetture rimanendo entro i limiti del percorso.

Giocata tra le strade di San Francisco, la modalità Trail Blaze rende questo Driver difficilmente assimilabile a un normale gioco di corse. Tra le possibili fonti di ispirazione possiamo citare Mario Kart per la frenesia degli scontri tra le vetture, o ricordare la dimensione strategica di un gioco come Mashed. A tratti verrebbe perfino da pensare a Monster Hunter, per quella costante ricerca di tesori da scoprire mentre si passa da una vettura all'altra tramite lo Shift. C'è sempre qualcosa di interessante da scoprire in Driver: San Francisco!

Dopo aver fatto un po' di pratica e una volta assimilate le meccaniche di base, la personalità particolare del titolo Reflections emerge con forza. Ci si accorge così che il ritmo del gioco è unico. Un ritmo che spinge il giocatore ad evitare costantemente le curve per cercare il passaggio fulmineo da una vettura all'altra, da un rettifilo all'altro.

Gli sviluppatori hanno implementato un sistema di danni decisamente credibile.

Può sembrare esagerato ma dopo qualche partita con questo nuovo Driver vi sembrerà strano utilizzare un gioco che non faccia leva sullo Shift. C'è un sottile piacere insito nell'eseguire una manovra perfetta che fa finire il vostro rivale dritto contro un muro... e ripeterla all'infinito.

Naturalmente, qualche sacrificio in nome della fluidità va fatto. A risentirne sono in particolare le texture delle vetture, ma è ancora presto per tirare conclusioni in questo senso. Molti aspetti del gioco, come l'illuminazione, sono già promettenti e capaci di dar vita a scenografie suggestive.

Tirando le somme, la meccanica Shift è potenzialmente rivoluzionaria per il genere e sarà interessante valutarne l'impatto sulla lunga distanza. Sarà importante infine valutare la consistenza delle altre otto modalità multiplayer che ci restano da scoprire! Driver: San Francisco ha ancora molto da dire, ne risentiremo parlare presto.

Driver: San Francisco uscirà su PS3 e Xbox 360 entro la fine del 2010.