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Wakfu

Un mondo nuovo.

Proprio per evitare questo gli sviluppatori stanno spremendo le loro meningi su come bilanciare questi contenuti generati dagli utenti, perché di certo non sono intenzionati a lasciare in mano ai giocatori le chiavi del loro mondo e a sedersi da una parte con sorriso beota mentre tutto viene avvolto dal caos. Oltre alle quest dei giocatori ci saranno delle sfide "dinamiche" create per vivacizzare un pochino il gameplay (incarichi di delivery, per esempio).

Dopo aver messo un po' le mani sulla beta possiamo dire che per adesso l'universo di Wakfu è già abbastanza popolato ma ancora da rifinire, anche se ci sono già alcuni dungeon disponibili per i giocatori più avventurosi. Ad oggi è ancora presto per capire se il nuovo sistema di quest e i fantomatici eventi di cui sopra riusciranno a creare l'alchimia necessaria per far funzionare il gioco a dovere.

L'ambiente dinamico di Wakfu, come reagirà a tutto questo inquinamento? Occhio a non distruggervi il giardino.

Attendiamoci dunque un giudizio "finale" che non può che essere ovviamente rimandato a quando la stanza sarà piena di gente e cominceranno i balli di gruppo. Sarà interessante anche vedere come si evolverà l'ambiente nella sua interazione con un gran numero di utenti e gli Ankama hanno previsto tra l'altro un sistema ambientale che reagisca ai comportamenti degli utenti: tagliate troppi alberi e vi ritroverete con una zona desertica entro breve, uccidete troppi coniglietti tenerosi e questi si estingueranno o migreranno altrove.

I giocatori potranno inoltre eleggere dei loro governanti che saranno in grado di creare leggi che varieranno da isola ad isola e decideranno strategie ed obiettivi a lungo termine. "Ovviamente non avranno il totale controllo sul mondo" spiega Reynald Francois, Lead Designer di Wakfu "ma in base alle loro azioni i giocatori più influenti saranno in grado di aprire o chiudere determinate aree di gioco". Giocatori e sviluppatori quindi non faranno altro che influenzarsi a vicenda e reagire di volta in volta alle situazioni che si verranno a creare, con ogni cosa immersa in un ambiente "reattivo" e gestito da una IA che favorisce la crescita, la riproduzione, le migrazioni autonome, il ciclo giorno/notte e condizioni meteo variabili in real time.

L'idea di affidare il pieno controllo agli utenti sta convincendo Ankama a studiare una formula particolare di gestione della community sul web.

Un progetto decisamente ambizioso quindi, che somiglia più ad un enorme gestionale che ad un vero e proprio MMO. Più il tempo passa, più Wakfu si delinea come un esperimento pazzoide di parziale autogoverno: una sorta di Utopia futuristica il cui successo non è al momento quantificabile nel "qui ed ora". Dovremo attendere che il gioco esca dalla sua fase beta e che la popolazione raggiunga una soglia che gli sviluppatori ipotizzano intorno alle 25.000 unità, per avere un'idea chiara della situazione.

Come già detto è una scommessa. Una grossa scommessa in cui Ankama Games sta investendo una considerevole somma di denaro, a giudicare dalla serie animata, dal titolo non MMO in arrivo su XBLA e dalle conversioni di Wakfu per Mac e Linux. E come se non bastassero i soldi in ballo, a rendere tutto più affascinante c'è la grande ambizione che sta alla base del progetto: dare un potere reale agli utenti, responsabilizzarli e farli entrare nella stanza dei bottoni. Ma saranno in grado i giocatori di gestire tutto questo potere?