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Wii Music

Racket game.

One dei motivi per cui i music game sono così popolari è perché sono semplicemente divertenti da guardare: le squillanti hit da classifica, le pulsazioni ipnotiche sul display, i versi esegerati e teatrali dei vostri amici. Il fatto che risultino divertenti da guardare anche per chi non gioca costituisce appunto una delle motivazioni che si celano dietro al valore e al successo dei vari Guitar Hero, SingStar, DDR e -el caso di dirlo- compagnia cantante. Tutti apprezzanno, sia che giochino o che non giochino.

Wii Music non è proprio così. Guardare qualcun altro giocare a Wii Music -come il mondo ha avuto ben modo di vedere quando Shigeru Miyamoto lo ha presentato durante la press conference di Nintendo allo scorso E3- è un po' come andare alla recita scolastica di vostra figlia. Una cosa carina, simpatica anche se in maniera indubbiamente goffa, non troppo piacevole, un pochino imbarazzante e a volte così straziante da farvi passare per la testa l'idea di alzarvi ed andarvene. Wii Music crea melodie allegre ma al tempo stesso orrende.

Giocarci è un'altra questione. La modalità Jam che abbiamo avuto modo di testare è fantastica: non un gioco nei termini tradizionali di intendere la cosa, ma piuttosto un godibilissimo giocattolone un po' genuinamente idiota. Esattamente come Wii Sports, non prova nemmeno a simulare in modo realistico l'attività che cerca di replicare, o di aggiungere chissà quale grado di complessità o di sfida. Cerca invece di catturare il divertimento e le sensazioni più viscerali e fisiche legate all'idea di suonare uno strumento. E Wii Music fa anche un'altra cosa (e pure bene!), concentrandosi su un aspetto troppo spesso sottovalutato dai videogame: dà al giocatore l'opportunità di esprimere se stesso.

Wii Music contiene 50 canzoni: un misto di colonne sonore Nintendo, brani su licenza, ninne nanne senza tempo e pezzi folk. Durante la nostra prova erano selezionabili Twinkle Twinkle Little Star, Yankee Doodle Dandy e il tema di Super Mario Bros. Ma -evento senza precedenti- le canzoni sono meno degli strumenti selezionabili per suonarle.

Ce ne saranno infatti addirittura sessanta: vibrafono, pianoforte, chitarra, sax, maracas, tromba, bonghi, basso, tamburi taiko e molto molto altro. E ogni strumento avrà il suo caratteristico e specifico modo di essere suonato. Wii Music infatti è senza dubbio il gioco con più combinazioni di controllo di sempre (ben più di quelle offerte da WarioWare: Smooth Moves, tanto per fare un paragone...), dal momento che sono i diversi modi di suonare a costituire il cuore del prodotto stesso,

Papparappa pappappà!

Chissà quanto ci sarà da spiegare, no? Beh, no. Basta tenere le mani come se si stesse suonando lo strumento selezionato, muovendosi di conseguenza -se si tratta di premere tasti si premeranno i bottoni sul Wiimote- e le note usciranno senza difficoltà. A e B funzionano da modificatori, garantendo ad esempio note sostenute o pizzicate. I vostri Mii appariranno a schermo, pronti a suonare con voi.

Il Nunchuck, quando viene utilizzato, serve anch'esso a modificare le note tramite lo stick analogico. Il d-pad serve a far assumere al Mii determinate posture durante la jam session, per dare ulteriore pepe al tutto. Suonando la tromba tenendo la testa verso il basso suonerete piano, gentilmente, e sollevandola in alto le note cresceranno di volume ed intensità, in una brillante caricatura del classico trombettista jazz.

Potremmo anche scendere maggiormente nei dettagli, ma il punto principale di Wii Music sta tutto nella sperimentazione con i vari strumenti, nel giocare a capire quali siano le vostre possibilità, nel lasciarsi travolgere dal ritmo e dall'improvvisazione. Il gioco provvede automaticamente a sistemare le note del brano a seconda di come suonerete, dai vostri movimenti e del vostro stile. Ritmi semplici, fermi e precisi danno il la alle melodie in versione "originale", mentre sperimentazioni un po' ardite col ritmo (mostrato a schermo tramite note che pulsano) produrranno folli ed estemporanei assoli.

Dum dum dum daddada dum dum dum.

Si tratta di un sistema inusuale e sorprendente, e dobbiamo ammettere che il software che "regola" Wii Music è davvero intelligente e funzionale. I risultati non sempre sono piacevoli a livello uditivo -anzi spesso sono orripilanti e disastrosi- ma non è possibile lametarsi di un prodotto che riesce a catturare così bene l'attitudine, la precisione e il feeling con cui si sta improvvisando. Magari non ci sarà troppa raffinatezza nel suonare come si deve in Wii Music, eppure c'è di certo dell'arte nel farlo: dar vita ad una performance espressiva ed accurata richiederà infatti un certo grado di pratica ed abilità.

Nella modalità Jam, ogni brano è suonato da 6 strumenti pre-selezionati che combinano la melodia principale, basso, armonia, ritmo, corde e percussioni. Gli utenti prendono il controllo di una (e fino a 4) di queste parti, lasciando quindi al computer sempre minino 2 parti per evitare che il concerto trascenda nel caos più puro. Volendo è possibile far apparire a schermo un indicatore che suggerisca quando suonare le note, a dire il vero essenziale per le canzoni poco conosciute ma scomodo per quelle già note.

Benché il gioco offrirà anche altre componenti più basate sull'idea di seguire le note a schermo, abbiamo avuto soltanto modo di provare un'altra sezione del gioco specificamente dedicata soltanto alla batteria. Qui userete la Balance Board per i pedali, e Nunchuck e Wiimote come bacchette. Con grande disappunto però il motion control è solamente legato al ritmo e non a quale parte della batteria stessa colpirete (se ad esempio il rullante o la grancassa), e -forse per motivi di natura tecnica- la selezione delle parti su cui interagire avviene tramite combinazioni di tasti.

Plinky boink crash squeak whoops.

E tutto ciò rende la cosa piuttosto complicata e difficile persino per un vero batterista, limitando in modo significativo l'appeal della proposta. Ci saranno comunque dei tutorial specifici per questa modalità, ma siamo già certi che passare i tutorial stessi si rivelerà una sfida davvero impegnativa. In tutta la confusione che siamo riusciti a creare, il brevissimo momento in cui un ritmo vagamente coerente ha iniziato a farsi sentire è stato accompagnato dai gratificanti gesti degli urlanti Mii a schermo, ma si tratta comunque probabilmente di un incentivo troppo basso per far sì che il giocatore medio decida di sorbirsi tutto il doloroso processo di apprendimento della cosa.

Più di qualsiasi altro esponente della serie Wii, Wii Music è un giocattolo. Non lo diciamo necessariamente come una critica -anzi è un prodotto tecnicamente splendido, accessibile davvero per chiunque, divertente ed appagante (specie con la giusta compagnia...), ma rimane comunque un giocattolo. Verrà forse male interpretato da tutti quelli che cercano un gameplay accurato e solido più che una sospensione dell'incredulità pensata per intrattenere ed improvvisare, ma tant'è. Quelli alla ricerca di qualcosa di simile se ne innamoreranno. E le persone sedute sul divano a guardarli magari si lanceranno pure ogni tanto in qualche sorriso, tra fremiti e denti digrignati.