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Bodycount

Frullato di idee esplosivo.

Nonostante queste premesse l'attenzione degli sviluppatori si è comunque focalizzata maggiormente sulla caratterizzazione e sull'evoluzione del personaggio principale, piuttosto che nello sviluppo d’intricati intrecci, capaci spesso più di distrarre il giocatore da quello che sta avvenendo su schermo che di rendere più profondo l'impianto narrativo. Realisticamente bisognerà comunque attendere di toccare con mano per vedere se queste premesse rimarranno le consuete sparate da comunicato stampa oppure se effettivamente potremo aspettarci qualcosa di più di quanto siamo soliti vedere”.

Riallacciandoci al padre putativo di Bodycount, crediamo inoltre che uno dei punti di forza fosse sicuramente imputabile all'alta percentuale di distruggibilità del mondo di gioco, caratteristica che verrà felicemente riproposta con la muscolarità delle macchine di nuova generazione: “A questo stadio dello sviluppo circa il 60, 70 percento di quello che vedrete a schermo potrà cadere sotto i vostri colpi”.

La staticità delle immagini non rende giustizia alla dinamicità dell’azione

Tutto questo ovviamente dovrà comunque sottostare alle esigenze ludiche, con un frame rate che si auspica non cali mai sotto la fatidica soglia dei 30 fps: “Il fatto che il gioco giri in maniera fluida e costante non è una delle nostre fisse, in quanto credo che a volte sia meglio perdere qualche frame, ma portare al giocatore un'esperienza quanto più emozionante possibile. Detto questo, i miei programmatori stanno lavorando intensamente, così da ottenere qualcosa che possa imprimersi nella mente dei giocatori, con questi ultimi che possano così avere ben chiaro quelli che sono i nostri obiettivi”.

Preso atto della cosa, mostrare alla stampa il proprio titolo ad uno stadio di sviluppo così prematuro è tuttavia sintomo di grande incoscienza o di grande sicurezza nei propri mezzi; Stuart crede fermamente di trovarsi nella seconda situazione, come lui stesso afferma: “Siamo veramente felici già di questa versione del gioco: ad essere sinceri due o tre settimane fa eravamo veramente nelle “canne”, ma ora le cose vanno decisamente meglio”.

Sbriciolare ogni cosa che si muove sullo schermo da soddisfazione

“Credo che sia un pregio dei grandi team riuscire ad innalzare il livello qualitativo di un proprio titolo in così poco tempo e: tenendo le dita incrociate, Bodycount già fin d'ora è perfettamente rappresentativo di quelli che sono i nostri ideali e i nostri progetti. Siamo veramente eccitati di poterlo mostrare, così da poter anche tastare con mano la risposta del pubblico alle nostre aspettative: dai primi ritorni sembrerebbe che la nostra visione coincida con quella della gente e il livello generale di eccitazione e di attesa sta crescendo in maniera esponenziale”.

Dietro la carneficina e l'intensità che un gioco di questo genere porta come proprio bagaglio genetico, Bodycount promette un arco narrativo davvero movimentato e modellato sulla falsa riga delle serie televisive, con 13 episodi della durata ciascuno di circa 40, 50 minuti; tuttavia non di solo sangue vive l'uomo e per questo motivo avremo anche la possibilità di rilassarci all'interno di alcuni rifugi che, nonostante a questo stadio dello sviluppo non ci siano ancora stati mostrati, sembrano rappresentare la classica isola felice dove rilassarsi prima di entrare in azione.

Se e come queste premesse potranno tramutarsi in un titolo in grado di appassionare i giocatori di nuova generazione è probabilmente ancora qualcosa che deve essere definito, di certo difficilmente con Bodycount troveremo il tempo di annoiarci.

Bodycount è previsto per PS3 e Xbox 360 per l'inizio del 2011.