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Console War: Final Fantasy XIII

Il giudizio definitivo sulle versioni PS3 e Xbox 360.

Il fatto è che, utilizzando soltanto quella singola porzione di eDRAM, Square Enix avrebbe a disposizione una larghezza di banda e un fill-rate pressoché illimitati. Ecco perché è estremamente deludente constatare la permanenza dell’alpha to coverage sui capelli dei protagonisti, tra l’altro ben evidente nel filmato mostrato nella pagina precedente.

L’utilizzo dell’alpha to coverage è giustamente stato impiegato su PS3 per ovviare ai problemi di bandwidth della console, ma su 360 si poteva farne a meno e utilizzare una tecnica molto più performante. Oltre a ciò, bisogna anche tenere in conto che qui viene usata su una risoluzione sub-HD, rendendo l’intera immagine ancora peggiore.

Ecco quindi che tutte le impressioni sull’effetto “granuloso” delle immagini su 360 cominciano ad avere una solida base di concretezza. Oltre agli effetti dell’alpha to coverage nelle acconciature dei protagonisti, tale tecnica è ravvisabile anche nelle porzioni di scenario in cui sono richiesti effetti di trasparenza.

Su 360 l’alpha to coverage viene applicato su una risoluzione sub-HD. Gli effetti, benché accettabili, non riescono comunque a esprimere al meglio il potenziale dell’hardware.

Giusto per rendere più evidente quanto asserito sopra, ecco alcune immagini comparative. Notate i capelli e l’effetto interfacciato con cui viene resa la trasparenza di alcune ciocche.

Il metodo interlacciato dell’alpha to coverage non è propriamente un bel vedere su PS3, ma su 360 si rivela persino peggiore.

A dispetto dei miglioramenti a confronto della demo, la versione completa uscita in Giappone mostra comunque svariati punti deboli, i quali sono purtroppo presenti anche nella versione occidentale del gioco. Il Crystal Tool sembra infatti far fatica a gestire più personaggi contemporaneamente. La sub-risoluzione di 360 riesce però a garantire effetti particellari lievemente migliori, proprio grazie al minor livello di dettaglio mostrato a schermo.

Detto questo, la versione dedicata alla console Microsoft sembra avere il vantaggio di un frame-rate più stabile. Entrambe le versioni soffrono di svariati cali di frame, ma su 360 il minimo è costituito da 26 FPS, mentre su PS3 arriviano anche a 20 FPS. Ecco a seguire un nuovo filmato comparativo.

Frame-rate a confronto tra le due versioni. I vantaggi di Xbox 360 sono comunque minimi durante le scene di gameplay.

Non ci resta adesso che prendere in esame le sequenze spiccatamente cinematografiche del gioco, ovvero le ricche scene in computer grafica. Fermo restando che i videogame vanno giocati piuttosto che guardati, tali intermezzi narrativi sono da sempre uno dei punti di forza dell’intera serie, e milioni di fan si aspettano giustamente i picchi di eccellenza ravvisati negli altri capitoli.

La computer grafica della versione PS3 rimane splendida e di grande effetto. Si parla di video in HD prerenderizzati che sfruttano tutta la capienza del supporto Blu-ray. Sui DVD di Xbox 360, Square Enix ha dovuto arrangiarsi alla meglio, comprimendo gli asset senza perdere troppa della qualità video originale.

Nonostante la diminuzione di bandwidth (ovvero del flusso di dati), i risultati si possono comunque definire riusciti.

La compressione delle texture su 360 riesce nonostante tutto a garantire una buona qualità di dettaglio, quanto meno nelle sezioni video non troppo movimentate.

Su 360 abbiamo pertanto immagini compresse ma comunque dettagliate a sufficienza per deliziare le pupille. Da queste immagini, estrapolate da scene in cui l’azione è lenta, si denota qualche differenza in merito all’illuminazione, tra l’altro già ravvisata ai tempi della demo.