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Fable III

Credete ancora alle favole?

Questo, pur spiegando l'apparizione del Che su sito di Lionhead, solleva diversi interrogativi su quella che sarà l'effettiva natura del prodotto. Fable III proporrà un netto cambio di rotta rispetto al passato in quanto a struttura di gioco? "L'introduzione di meccaniche di gestione sarà uno degli ostacoli più grandi", ammette Louise Murray, colei che si occupa di conservare il concetto di logica nel franchise.

La simulazione di vita di Fable sta dunque facendo un passo avanti? "Assolutamente sì", afferma Murray. "Stiamo rendendo gli elementi della simulazione più accessibili, integrandoli nella storia in maniera decisamente migliore rispetto al passato". Alla luce di questo è però lecito chiedersi se il franchise possa avvicinarsi troppo alle caratteristiche degli RTS.

Il team ha sottolineato che ciò non accadrà mai, ma l'unione tra un gameplay action in terza persona e un'ampia prospettiva della realtà di gioco ricorda un po' la Visione del Don vista nel Padrino 2. Al solo paragone con il discutibile titolo targato Electronic Arts, l’espressione rilassata di Atkins si è però mutata radicalmente.

"E' tutto diverso", ha replicato rapidamente. "E' molto diverso oltre che forte di una maggior profondità. Ipotizziamo che siate a capo di una città del mondo di Fable e che delle persone vengano da voi chiedendo di risolvere una loro controversia; a questo punto potreste decidere di dare ragione ad una delle parti coinvolte. Se però qualcuno vi dicesse 'Oh mio Dio, c'è un contadino fuori dalle mura della città che sta facendo cose orribili' non avreste gli elementi per esprimere un giudizio e dovrete trovare altre vie per risolvere la situazione. Inoltre, col tempo le cose si faranno molto più complesse e articolate".

Come di consueto, come confermato da Murray, sarà possibile affrontare l'avventura nella maniera ritenuta più opportuna, dando più o meno peso a diversi aspetti del gioco in base alle proprie attitudini. "Cose come il combattimento sono colonne portanti dell’esperienza a cui non si può certo rinunciare. Starà a giocatori decidere quanto approfondire l'avventura e quanto tempo dedicare ad altri aspetti della vita di Albion. Il nostro obiettivo è di aumentare l'intensità dell'atmosfera e dei rapporti con tutti quei personaggi strettamente legati al protagonista. Di conseguenza non abbiamo alcuna intenzione di trasformare Fable in un RTS. Cercheremo di dare ampio spazio all'emotività per stimolare l'immersione e il coinvolgimento".

"Quando salirete al potere, non perderete questa prospettiva ma al contrario tutto rimarrà molto intimo, permettendovi di immedesimarvi ancora di più nel vostro personaggio", aggiunge Molyneux. "I regnanti non si limitano ad affacciarsi da un balcone per dare ordini ed assistere alle conseguenze, ma al contrario sono circondati da persone che gli dicono dove andare e cosa fare". Il potere avrà dunque molte sfaccettature in Fable III e questa sembra solo la punta dell’iceberg.

Allo stato attuale i dettagli sul progetto sono ridotti all’osso ed è quindi molto difficile interpretare le idee e i desideri di Lionhead per questo terzo capitolo della serie. Al di là di tutto, Fable III si prospetta un prodotto a dir poco affascinante ed i dettagli rilasciati fino ad ora, fanno davvero ben sperare. Non ci resta che attendere nuove informazioni, sperando che il vecchio Peter non deluda le nostre aspettative.