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Hearthstone: Uniti a Roccavento - prova

Dalle savane dell'Orda, fino alla capitale dell' Alleanza, Roccavento.

Dalle savane dell'Orda, fino alla capitale dell' Alleanza, Roccavento: i mercenari hanno fatto un lungo viaggio e così anche i giocatori di Hearthstone, ed ora dopo 4 mesi li aspetta un nuovo set da 135 carte! Noi di Eurogamer lo abbiamo potuto provare in anteprima e siamo qui a raccontarvi le nostre prime impressioni a caldo.

Nel corso di questo anno della Fenice gli sviluppatori di Hearthstone si sono dati parecchio da fare rilasciando frequentemente aggiornamenti, bilanciamenti, mini set di carte ed eventi, ma il momento magico che tutti i giocatori aspettano con maggior impazienza, noi compresi, è sempre quello del rilascio di una nuova espansione. Espansione che nelle menti di tutti andrà a rivoluzionare un gioco che dopo 4 mesi inizia sempre a "fare fatica", i cui mazzi ormai si conoscono a memoria e che alle volte sono anche un po' venuti a noia.

Non sempre però le nuove carte sono riuscite a scuotere il meta e l'animo dei giocatori a dovere... "Uniti a Roccavento", questo il nome del nuovo set in arrivo il 3 agosto, riuscirà nel suo intento? Le novità non mancano e dopo sei ore di testing intensivo siamo rimasti soddisfatti: certo sei ore sono poche, ma da quanto abbiamo potuto vedere c'è abbastanza carne al fuoco per poter soddisfare la fame di novità degli utenti.

Un esempio di missione e la sua ricompensa finale.

Così com'è stato per "Forgiati nelle Savane", la precedente espansione di Hearthstone, anche questa volta la squadra di Dean Ayala ha attinto a piene mani dall'immaginario di World of Warcraft, cercando di ricreare non solo personaggi ed ambientazioni, ma anche meccaniche di gioco del famosissimo MMORPG. Iniziamo quindi col parlarvi della nuovo abilità presente in alcune carte, siano esse servitori o magie è indifferente, che verrà inserita nel gioco: scambio. Roccavento è una cittadella e all'interno delle sue alte mura non possono certo mancare mercati, botteghe e negozi di artigiani e di conseguenza scambiare la merce o le prestazioni è una pratica più che comune.

Su Hearthstone avremo quindi la possibilità di giocare queste carte normalmente oppure di scambiarle con un'altra presente nel nostro mazzo, pagando però un solo mana e non tutto il costo della carta. Idea semplice, ma efficace che aggiunge parecchio spessore alle cosiddette "teach cards", quelle carte inserite nei deck per contrastare strategie molto specifiche come l'abuso di armi o creature potenziate. Fino ad oggi queste carte potevano rivelarsi "morte" negli scontri sbagliati, da "Roccavento" in poi invece potremo inserirle un po' più a cuor leggero. Inoltre potrebbero essere molto utili nei mazzi che "ciclano" molte carte per cercare la loro combo finale. Qui in redazione siamo convinti che, come è già successo per altre abilità, come "assalto" o "rinvieni", "scambio" diventerà una keyword fissa, vista la sua versatilità.

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Passiamo poi ai "ferri del mestiere", gli attrezzi che vengono utilizzati quotidianamente da fabbri, gioiellieri e maniscalchi; nel gioco di carte targato Blizzard sono stati inseriti sotto forma di armi, prive del valore di attacco, ma dotate di abilità molto speciali, come la possibilità di scontare le carte nella nostra mano o di potenziare i servitori presenti nella nostra mano. Dopo il nostro testing non siamo ancora riusciti a capire se quest'idea possa rivelarsi utile o se sia troppo macchinosa, perché al contrario di "scambio", i "ferri del mestiere" sono meno immediati e hanno bisogno di deck più specifici e studiati.

Non che questa sia una cosa negativa, anzi saremo ben felici se il meta del gioco dovesse rallentare un pochino e permettere a mazzi più "control" di avere più spazio., ma solo il tempo ci dirà se questi "attrezzi" si riveleranno un'idea vincente. Insieme a queste nuove armi arriveranno delle cavalcature, proprio come in WoW, le famose "mount". Su Hearthstone avranno la forma di magie che andranno lanciate sui nostri minions, che riceveranno così un potenziamento. Ma non è finita qui! Una volta che il nostro servitore sarà stato sconfitto, la cavalcatura continuerà a combattere, rendendo la vita del nostro avversario particolarmente difficile. Non è una novità "assoluta", infatti l'idea si era già vista in passato, ma in questa espansione è stata ripresa e data a tutti gli eroi, rispettandone le peculiarità.

Anche su Hearthstone arrivano le cavalcature.

Ma sicuramente la novità che più ci ha esaltato è stata l'introduzione delle "serie di missioni". In passato abbiamo avuto le missioni (Viaggio ad Un'Goro), poi le missioni secondarie (Salvatori di Uldum), ed ora a "Roccavento" avremo un mix delle due cose. In pratica ogni missione principale è una magia dal costo di 1 mana che avremo sempre in mano all'inizio della partita; sarà suddivisa in tre parti: tre missioni secondarie al cui completamento riceveremo un bonus sotto forma di una carta pescata o rinvenuta, o dell'azzeramento dei cristalli in sovraccarico o di armatura bonus e via discorrendo.

Al completamento di tutti e tre gli step come ricompensa otterremo la versione definitiva del nostro mercenario, una delle dieci creature leggendarie (una per classe) introdotte con "Forgiati dalle Savane", che una volta giocata ci farà ottenere un bonus quasi esagerato, per tutto il resto della partita per giunta! Ma non pensiate che completare le serie di missioni sia facile o veloce!

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Non ci sono scorciatoie e i mazzi andranno costruiti con cura, senza lasciare nulla al caso. Ed è proprio questo che ci ha intrigato maggiormente: il ritmo delle partite con i mazzi equipaggiati con le serie di missioni è decisamente più riflessivo, molto meno serrato di un game contro i mazzi aggressivi, che ultimamente dominano la ladder. I giocatori dovranno riflettere: è meglio completare al più presto la missione, a discapito del momentaneo andamento della partita, o sarà meglio arginare le mosse dell'avversario per impedirgli di prendere il sopravvento?

È stato molto divertente il cercare di capire il modo migliore per sfruttare queste serie di missioni e con le nostre prove pensiamo che ci siano molte possibilità diverse di sfruttarle. Sono sicuramente la novità che più ci ha intrigato; anche se in passato abbiamo già visto qualcosa di simile, l'aver unito le missioni "normali" alle missioni "secondarie" ha reso il tutto molto più divertente e stimolante, che poi è proprio quello che dovrebbero fare le nuove carte. In redazione noi di Eurogamer per quel poco che abbiamo potuto giocare siamo rimasti soddisfatti, ma il nostro insindacabile giudizio arriverà solo e solamente dopo che avremo potuto testare a fondo ed osservare i cambiamenti del meta e della ladder dopo l'uscita ufficiale de "Uniti a Roccavento", il 3 agosto. Ma non vediamo l'ora!