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Medal of Honor

Storie di single player.

Gunfighter 11 (uno degli elicotteri della squadriglia) viene colpito e perde il mitragliatore principale. 06 suggerisce di fare ritorno alla base. 11 ribadisce che sarebbe un gran peccato tornare a casa senza colpire quei bersagli invitanti che fanno capolino da un'altra parte della Shahikot Valley.

Più tardi, mentre 06 e 11 fanno ritorno alla base, naturalmente dopo aver fatto visita ai ai nemici, si trovano ancora una volta sotto il fuoco nemico. Questa volta entrambi gli Apache hanno perso la mitragliatrice principale ma prima che si rendano conto del pericolo la testa del nemico esplode. Chiunque sia stato, ha salvato la vita dell'equipaggio.

Da qualche parte tra le colline, a circa 1000 metri di distanza, l'uomo che figura nella copertina di Medal of Honor sta cercando di acquisire bersagli per Deuce, che ha appena messo a segno un headshot perfetto. L'uomo con la barba, altrimenti noto come Dusty, si congratula con il compagno prima di concentrarsi sulla parte opposta della vallata, alla ricerca di altre prede.

Se i Rangers sono cauti ma diretti e adrenalinici nel loro approccio e gli Apache appaiono distanti, quasi astratti dallo scontro reale, gli Operatori del Tier One sono freddi e discreti. Vento sei metri est. Colpisci prima quello. Anche quando le mine claymor esplodono (mine disposte intorno al perimetro come avvertimento) non perdono la calma. Hanno posizionato tre claymore, di conseguenza c'è tutto il tempo per un altro colpo alla testa.

Dusty e Deuce potrebbero anche trovarsi in una guerra differente. Senza dubbio sono di un altro livello. Dusty ricorda con calma a Deuce di evitare di fornire un bersaglio mentre i due strisciano tra gli aspri sentieri della montagna, uccidendo con il fucile di precisione i nemici che incontrano. Dusty suggerisce che forse dovrebbero prima attirarli allo scoperto, quindi dividersi i bersagli. Saranno tutti morti prima di capire cosa li ha colpiti.

Dusty chiama il quartier generale e dice che non ha sentito parlare Pashtun ma Ceceno. Proprio così, questi non sono del posto, e sono ben equipaggiati. Cosa suggerisci di fare, chiede il quartier generale. Dusty suggerisce di provare a ucciderne qualcun altro, giusto per vedere quel che succede.

Ma non c'è fanatismo. Dusty vuole solo capire cosa stia realmente accadendo. È chiaro che se i Ranger stanno combattendo una guerra e gli Apache sono nel bel mezzo di un videogioco, i Tier One stanno semplicemente svolgendo un lavoro di routine.

I videogiochi dovrebbero essere abbastanza maturi da poter raccontare storie tratte da conflitti contemporanei. La preoccupazione, per quanto riguarda Medal of Honor, è che con tutto quello che è stato detto nelle settimane scorse il gioco di EA perda di vista questo obiettivo. Un primo incontro con la campagna per giocatore singolo è del tutto rassicurante al riguardo, anche se si dovrà attendere il prodotto completo per avere la certezza assoluta.

Così, mentre passate da un'unità all'altra, capiamo che le parole di Goodrich sono sincere: "Il nostro obiettivo è rendere onore ai soldati e vogliamo farlo adottando il loro punto di vista". Vestire i panni di un Tier One, di un mitragliere Apache o di un Ranger ci mostra chiaramente che questo tipo di lavoro è stato fatto con cura: le differenze tra i vari soldati sono tangibili.

L'azione che si svolge a Shahikot è lineare e fortemente scriptata ma la varietà del gameplay dà vita a sequenze credibili e interessanti. Non stiamo parlando di un clone di Call of Duty, e per il momento ci basta sapere questo.

Medal of Honor sarà disponibile dal 15 ottobre su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.