L’uomo dietro a FIFA
David Rutter, colui che ha rimesso in gioco EA.
Abbiamo gente del nostro team che affronta il gioco in tutti i modi possibili: c’è chi si diverte solo in single player, chi in multiplayer, chi ancora solo in modalità manageriale. Tutti gli input che ci derivano dall’esterno vengono discussi collegialmente attraverso dei gruppi di focus e confrontandoci tra di noi.
Quest’anno crediamo di avere introdotto modifiche pensate sia per gli hardcore gamer, come il Pro Passing, che per l’utenza mainstream, come il Personality +. Ho parlato ai fan, ho ascoltato le loro esigenze e li ho osservati anche mentre giocavano: credo che con FIFA 11 abbiamo introdotto un numero di modifiche che bilanciano le diverse esigenze del nostro pubblico.
Ad esempio oggi ho assistito con vivo interesse a un pro gamer che ha partecipato alla presentazione e che gioca senza alcun aiuto attivato. È il modo più difficile di affrontare FIFA, che per inciso è lo stesso che uso io, e può essere molto frustrante; ma ci sono anche persone che vogliono potere affrontare il gioco premendo solo due tasti. Volendo fare un parallelo, Il nostro compito è mettere nelle mani delle gente una BMW serie 3: quelli che sono dei piloti vorranno le prestazioni di una M3, quelli che invece amano la guida rilassata preferiranno le performance di un modello di serie. Noi dobbiamo soddisfare entrambi.
Certo che però sto parlando un po’ troppo della BMW in questa intervista!
Allora è tutto a posto!
Molti dei professionisti coi quali ci siamo interfacciati ci hanno dato preziosi suggerimenti. Penso ad esempio a Chiellini, nostro testimonial dell’anno scorso, che è un vero patito della serie e che gioca online un numero impressionante di partite. Molti altri calciatori ci contattano per darci le loro opinioni, o alle volte anche solo per chiederci di spostare la posizione di un certo tatuaggio.
Non va poi dimenticato che molti di coloro che lavorano nel nostro team hanno giocato a calcio nelle categorie minori. C’è gente che è stata in squadra con Zidane quando è venuto in tournee in Canada a Vancouver l’anno scorso, giusto per fare un esempio. Per cui credo che alla fine tutto il team sia estremamente competente in tema di calcio giocato, e non solo guardato in TV.