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R.U.S.E.

La guerra secondo Ubisoft, in esclusiva su Eurogamer.

Sarà possibile muovere un cursore posto al centro dello schermo tramite la levetta sinistra del pad e in questo modo muoversi lungo il territorio. Quando si sorvolerà una squadra basterà premere il pulsante A per selezionarla, X per assumere il controllo di tutte le unità di quello stesso tipo o il pulsante B per deselezionarle.

Girard ha spiegato che l’idea era quella di far apprendere nuovi elementi al giocatore di livello in livello. “Una serie di obiettivi d’apprendimento, come utilizzare un certo tipo di unità e di diversivi, e in seguito il campo vero e proprio dove sarà possibile mettere in pratica quanto appreso”. In questo caso i tedeschi incontrati all’inizio delle zone desertiche hanno scelto di ripiegare su una posizione meglio difesa presso El Djem, pertanto la scelta più azzeccata si è rivelata la costruzione di una base e di alcune stazioni per il recupero di risorse.

Tali attività portano alla classica raccolta di materiali da impiegare nelle fabbriche tramite appositi macchinari che, sebbene vulnerabili al nemico nel caso in cui non si scelga una posizione sicura, offrono un rapido incremento delle propre risorse. Inoltre tramite la pressione del tasto Y si avrà accesso agli appositi menù per la creazione di nuove unità.

La mappa vastissima sarà divisa in settori attraverso cui operare per mettere in pratica la propria stratega.

Tutto molto semplice nelle premesse, come però precisato dallo stesso Girard, la necessità principale sarà quella di entrare in sintonia con il sistema di diversivi e con le tante soluzioni tattiche plausibili oltre a decidere cosa produrre in base all'esigenza del momento.

Le cose si faranno più interessanti durante la famosa battaglia di Monte Cassino, alla quale è stato dedicato un intero livello, durante il quale lo scopo finale sarà quello di liberare la zone occupate dalle truppe naziste e di condurre i propri contingenti fino all’avanposto di Ausonia, secondo le esatte dinamiche avvenute storicamente. In questo caso, infatti, è stato possibile far avanzare i propri carri armati mentre la flotta britannica a supporto si preoccupava di mantenere occupati i nemici con bombardamenti a lungo raggio.

“Penso che stiamo rivistando il genere da un differente punto di vista” ha spiegato Girard, “poichè c’è dell’altro oltre al tavolo, al piano di battaglia, alle strategie cui ricorrere. In realtà sarà come essere un generale invece di un semplice capitano o un luogotente impegnato sul campo”.