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Super Mario Galaxy 2

Portami sulla Luna! Ancora una volta…

Sono in molti a credere che Nintendo preferisca l’America rispetto all’Europa. Fortunatamente, questa volta sembra che la stessa Nintendo abbia amato di più l’America soltanto per 16 ore… Questo è infatti il gap temporale che è trascorso tra l’ultimo media summit di Nintendo negli Stati Uniti e la sua controparte Europea, durante la quale ci sono state fornite numerose e interessanti informazioni sulla sua prossima line-up.

Un appuntamento che ci ha dato l’opportunità di provare a lungo un titolo molto atteso come Super Mario Galaxy 2.

Possiamo dire che, per la prima volta dai tempi del giapponese Super Mario Bros. 2, conosciuto anche come The Lost Levels, Nintendo è tornata a utilizzare le sembianze di un Mario già visto per sviluppare un secondo capitolo di una serie che lo vede protagonista. Certo, i designer hanno lavorato sul come può muoversi Mario, rinnovando il modo in cui può compiere determinate azioni, come correre o saltare sulla testa della gente.

Galaxy 2, comunque, è una seconda e gradita dose di tutto ciò che già conosciamo e apprezziamo della serie: ritornano le missioni idrauliche nello spazio, ritorna Mobius, e tornano i boss robot da mandare KO all’interno di enormi arene sferiche.

Galaxy 2 appare come uno dei migliori giochi su Wii dal punto di vista grafico.

Anche l’universo di Galaxy 2 è un rigoglio di colori abbaglianti, di piccole chicche da osservare man mano che si compie il resto. Ogni pollice dello schermo brilla e ti colpisce con oggetti su oggetti che ti divertono. Più o meno ogni 15 secondi ti arriva un nuovo gadget con cui spassarsela, oppure spunta fuori una serie tortuosa di monete da collezionare, o si configura l’opportunità di partecipare a una sorta di mini-gioco deathmatch in cui bisogna avere la meglio su un’orda di Goombas entro un determinato limite di tempo.

In mezzo a tutte queste distrazioni cosa colpisce maggiormente? Innanzitutto i nuovi e strani giocattoli. Sulle acque stagnanti della Spin Dig Galaxy, piena zeppa di ammassi di fango e pietra, Mario può sfruttare una specie di trapano da montare sulla testa. Agitando il telecomando si attiva la modalità “escavatore”, che gli permette di penetrare nelle profondità e di passare da un lato all’altro del pianeta con relativa facilità.

Questo vuol dire ritrovarsi a spuntare in un luogo inaspettato, con un 1-Up che ci attrae ad una certa distanza e gli Star Bits che sono sparsi dappertutto. Il trapano ci permette di venire a capo di semplice puzzle, soprattutto quando appare piuttosto improbabile scalare una parete rocciosa, piuttosto che passarci attraverso.