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Seattle Indie Expo Round-Up

La frontiera grunge dei videogiochi.

Il funzionamento di base è lo stesso dei vari Bejeweled e soci, si deve spostare uno zombie per abbinarlo ai vicini “sani” dello stesso colore, ma c’è una differenza fondamentale... attendete troppo nel fare la vostra mossa e il non-morto in questione “infetterà” gli altri personaggi trasformandoli in suoi simili.

Per ovvi motivi di gameplay il discorso della diffusione del virus segue una turnazione ben precisa, ma ci sono degli elementi “in tempo reale” da tenere presenti. Quando uno zombie sta per infettare una persona sana, infatti, si hanno pochissimi secondi per reagire cambiando posizioni per evitare il contagio.

Ogni personaggio su schermo, inoltre, indossa il costume che indica la sua professione e che in caso di combo genera bonus e potenziamenti in grado di risolvere situazioni potenzialmente pericolose. Uno di questi permette di togliere dalla griglia un particolare zombie, mentre altri possono spazzare via un’intera fila.

Non mancano poi i classici boss o gli zombie mutati che richiedono il completamento di particolari obiettivi per essere eliminati. Alcuni livelli inoltre sono interattivi e forniscono ulteriori varianti alla classica eliminazione delle “pedine”.

Il gioco è decisamente promettente e sembra più che perfetto per un’uscita su Xbox Live Arcade e PlayStation Network. Purtroppo per ora Containment non ha ancora un publisher, ma la sensazione è che ne risentiremo parlare presto.

Rook (nome provvisorio)

Sviluppatore: Carbon Games

Composto quasi unicamente da sviluppatori che hanno realizzato il delizioso Fat Princess, il team Carbon Games è nato letteralmente pochi mesi fa e il loro primo progetto per ora non ha neanche un nome definitivo. Al momento lo chiamano Rook e si tratta di un ibrido tra un gioco d’azione e uno strategico in tempo reale. Se qualcuno di voi si ricorda di Herzoq Zwei per Sega Mega Drive/Genesis, può farsi una prima idea di cosa aspettarsi.

Non esistono immagini di Rook, questa è tratta da un altro interessante gioco indie: Skulls of the Shogun.

Si controlla un mezzo volante che può trasportare unità militari in giro per i livelli ma anche trasformarsi in un Mech in grado di combattere. Nel gioco si guadagnano risorse conquistando le basi nemiche, ognuna delle quali garantisce l’accesso a diversi perk. Alcune garantiscono tempi di respawn ridotti, altre di costruire nuove unità più velocemente e via dicendo.

In maniera simile a quanto visto in Trenched, saranno molte le possibilità di personalizzazione del proprio mezzo e anche l’intero gioco può essere “customizzato”, spostando il focus maggiormente sull’azione o sulla strategia a seconda delle preferenze.

La versione finale consentirà partite fino a quattro giocatori (due contro due, ognuno per sé o in modalità survival) e si parla anche di un’opzione free-to-play. Tanta carne al fuoco, dunque, per un gioco che è in sviluppo al massimo da un paio di mesi e la cui uscita è incredibilmente prevista entro la fine del 2011... su piattaforme ancora da definire.