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Anonymous, la protesta anti Sony è un flop

Ma gli hacker non mollano.

Sembra che la jihad organizzata dal gruppo di hacker Anonymous per danneggiare Sony si sia conclusa sostanzialmente con un buco nell'acqua, come si evince dalla pagina Facebook (via VGChartz) sulla quale la cosiddetta "Operazione Sony" era stata organizzata.

Anonymous aveva indetto una giornata di protesta contro Sony; nei piani degli hacker, i consumatori avrebbero dovuto protestare fuori dai punti vendita di Sony e restituire i prodotti della compagnia nipponica. Sony avrebbe allertato le forze dell'ordine ma non ci sarebbe stato bisogno di alcun intervento.

Secondo Anonymous, però, l'operazione "è stata un successo. Sony ha dovuto chiudere alcuni negozi in UK sabato. La battaglia per i diritti dei consumatori va avanti. Ci sarà un'altra protesta, il movimento non finisce qua".

La protesta di Anonymous nei confronti di Sony nasce come risposta alle azioni legali della compagnia giapponese nei confronti dell'hacker Geohot, responsabile della violazione di PlayStation 3.