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The Last Guardian

Un animale gigantesco e il suo amico bambino.

Dopo aver chiamato Trico senza aver ricevuto risposta, il ragazzo esplora una stanza vicina e trova un grande vaso che emana dei profumi. Appena lo prende, Trico mostra un immediato interesse per l'odore e lo si vede annusare attraverso un passaggio.

Il ragazzo porta il vaso su un bordo e Trico si solleva sulle zampe posteriori per raggiungerlo, permettendogli così di arrampicarsi sulla sua schiena, raggiungere una nuova piattaforma e proseguire. "In breve, l'esperienza di gioco di The Last Guardian consiste anche nell'attirare Trico verso diversi oggetti," dice Ueda.

Il bambino non ha forza fisica ma è leggero e agile, in grado di arrampicarsi a catene, spostarsi sui cornicioni e correre attraverso archi che crollano, in maniera molto simile ai protagonisti di Ico e Shadow of the Colossus.

Come in quest'ultimo, c'è una barra di resistenza che limita le sue possibilità di aggrapparsi, saltare, mantenere l'equilibrio e arrampicarsi, che appare come una pergamena disegnata sopra la sua testa mentre esegue tali azioni. I controlli e lo stile platform sono molto simili a quelli dei due precedenti giochi.

Il giovane protagonista incontrerà dei nemici ma, visto che è piccolo, disarmato e vestito solo con una toga, non è abbastanza forte o resistente da poterli affrontare a viso aperto. Ueda dice che quando avrà a che fare con una delle spaventose guardie in armatura nera, il miglior modo per superarle sarà adottando una tattica stealth, ovvero abbassandosi e stando rasenti alle mura.

Ci sono anche altri modi di attirare, ingannare o sfuggire alle guardie (che non possono nemmeno arrampicarsi a causa delle loro pesanti armature) ma se il giocatore verrà catturato avrà solo un breve lasso di tempo per liberarsi dalla presa o sarà game over. Anche se il ragazzo potrà imparare dei trucchi, Ueda dice che sarà il potentissimo Trico ad attaccare i nemici in The Last Guardian, e per la maggior parte del tempo il giocatore non sarà mai coinvolto direttamente nel combattimento.

Alla fine della demo, il ragazzino si trova in cima a una lunga torre attraversata da archi e ponti, con Trico visibile in lontananza. Il protagonista lo chiama con un indistinto grido riecheggiante, ma la creatura non riesce a sentirlo o non vuole. "Normalmente risponde subito ma sembra che oggi sia di cattivo umore", dice Ueda ridendo.

È un momento bizzarro ma almeno prova la veridicità delle dichiarazioni di Ueda a proposito dell'intelligenza artificiale indipendente e libera che muove l'enorme creatura. Ciò sarà difficile da calibrare correttamente se il Team Ico avrà intenzione di mantenere l'imprevedibilità e il carattere di Trico senza rendere il tutto aleatorio o frustrante; ma per quanto strana, è impossibile non restare affascinati dalla creatura di Ueda.

Dopo mezzo minuto di grida riecheggianti, Trico si accorge del richiamo e si lancia in un volo su per la torre, facendo tremare la struttura e atterrando proprio dietro il protagonista mentre posa il suo enorme sguardo su di lui. "Avrete notato la varietà nelle meccaniche con cui il bambino può interagire con Trico: il gameplay sarà una combinazione dell'utilizzo di queste abilità per riuscire a progredire", riassume Ueda.

Se volete sapere qual è la chiave della grandezza del team Ico, forse è proprio questa: la pura volontà di mantenere le cose semplici e farle in modo che parlino da sole. Il grande mistero è che in realtà non c'è alcun mistero. The Last Guardian è la storia di un bambino che fa amicizia con un animale gigantesco, e non c'è bisogno di sapere nient'altro.