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Le case d'asta di Diablo III "hanno davvero fatto male al gioco"

Jay Wilson ammette gli errori di valutazione.

Le due case d'asta di Diablo III, una a denaro reale e l'altra basata sui crediti racimolati nella campagna, hanno "davvero fatto male al gioco", secondo il game director Jay Wilson.

Wilson ha spiegato alla GDC che Blizzard sperava con la loro introduzione di ridurre truffe e vendite da mercato nero, e che il loro utilizzo sarebbe stato limitato ad una cerchia ristretta di utenti.

In entrambi i casi lo studio californiano si sbagliava di grosso.

Oltre la metà dei giocatori usa l'auction house su una base regolare e quasi tutti l'hanno provata ad un certo punto, e questo ha "danneggiato le ricompense" derivanti dal ritrovamento di un oggetto.

"Penso che la chiuderemmo se potessimo", ha aggiunto il director, precisando comunque che "non è così facile" perché la chiusura attirerebbe nuove ire da parte dei fan.

La versione PS3 non avrà case d'asta