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Tim Sweeney difende a spada tratta la strategia delle esclusive dell'Epic Games Store

"È l'unico modo per cambiare lo status quo imposto da Steam".

L'Epic Games Store e in particolare la strategia messa in atto dalla compagnia fanno discutere non poco all'interno dell'universo del PC gaming. Il riferimento è chiaramente alla strategia delle esclusive proposta dall'azienda capitanata da Tim Sweeney, una strategia che non sta piacendo a molti ma che Sweeney ha più volte etichettato come necessaria per l'intero settore.

GameSpot ha riportato diverse dichiarazioni proprio del boss di Epic, dichiarazioni che ci permettono di comprendere in dettaglio la posizione del CEO e quelle che sarebbero le motivazioni dietro alle diverse esclusive che continuano a essere annunciate. L'obiettivo sarebbe quello di cambiare lo status quo imposto da Steam negli ultimi anni e l'egemonia incontrastata dello store di Valve.

"Crediamo che le esclusive costituiscano l'unica strategia che cambierà lo status quo di 70/30 (70% dei guadagni agli sviluppatori e il 30% a Steam) a una scala sufficientemente importante da avere effetto permanente sull'intera industria videoludica. Escludendo i grandi publisher nessuno store indipendente ha raggiunto il 5% delle dimensioni di Steam. Quasi tutti hanno più feature di Epic e l'abilità di offrire sconti sui giochi è limitata da varie pressioni esterne.

"Tutto questo porta alla strategia delle esclusive che, per quanto possa essere impopolare tra diversi giocatori, funziona come dimostrato dagli store dei grandi publisher e da alcune uscite chiave dell'Epic Games Store paragonate alle precedenti proiezioni di guadagno su Steam e alle effettive vendite su console. La tassa del 30% dello store solitamente eccede l'intero profitto dello sviluppatore che ha realizzato il gioco messo in vendita. Questa è una situazione disastrosa sia per i publisher che per gli sviluppatori quindi credo che la strategia delle esclusive sia proporzionata al problema.

"Se la strategia di Epic dovesse avere successo nel costruire un secondo importante store su PC con una suddivisione dei guadagni di 88/12 o dovesse portare al miglioramento delle condizioni su altri store il risultato sarebbe una grande ondata di reinvestimenti nello sviluppo e un abbassamento nei costi. Più giochi competono tra loro più è probabile che i benefici portino a reinvestimenti e riduzione dei prezzi.

"In definitiva credo che questo approccio superi il test dell'essere effettivamente benefico per i giocatori dopo che gli store hanno proposto un rebilanciamento e gli sviluppatori hanno reinvestito più nella creazione piuttosto che nella tassazione. Ovviamente ci sono moltissime sfide lungo la strada ed Epic si impegna duramente per risolvere tutti i problemi che dovessero presentarsi per i giocatori e per i nostri partner mentre l'Epic Games Store cresce".

In passato Sweeney aveva già dichiarato che l'Epic Games Store sta migliorando l'industria, voi cosa ne pensate?