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Analisi tecnica di Halo: Reach

Le performance, le immagini e i video della beta.

Bungie ha lavorato duramente anche sul versante dei controlli. Reach gira a 30FPS, e altri esperimenti sulla latenza hanno dimostrato che la risposta più veloce possibile su qualsiasi gioco per console è di 100 millisecondi.

Sotto questo aspetto, Halo 3 si comportava in maniera anomala: da un lato la risposta agli input tramite grilletto destro avveniva proprio in 100ms, dall’altro Master Chief sembrava avere il piombo ai piedi. Quando saltava, il ritardo rispetto ai comandi del controller era di ben 150 ms. Vediamo adesso come si comporta Halo: Reach...

C'è molta meno latenza in Reach: i miglioramenti rispetto ad Halo 3 sono evidenti.

Bungie sembra aver fatto proprio le cose per bene, tanto che nei nostri test la latenza è giusto di 100 ms in qualsiasi situazione, vale a dire il massimo mai raggiunto su un gioco per console. I comandi offrono quindi un sistema di controllo rapido, agile e puntuale nella risposta ai nostri input.

Altre analogie con Halo 3 le ritroviamo ad esempio nello split-screen per due giocatori. Ancora una volta c'è una divisione orizzontale verso il centro dello schermo, e il formato passa a 4:3, dando in sostanza due piccole immagini a 16:9 con bordi neri. Con quattro giocatori abbiamo invece un'immagine a 720p suddivisa in 640x360.

Non abbiamo potuto fornirvi un video su questo aspetto, ma fidatevi di noi: proprio come in Halo 3, la funzione a schermo condiviso risulta decisamente ben implementata, veloce e senza alcun rallentamento.

La modalità split-screen riprende gli ottimi schemi di Halo 3.

Nella beta di Halo Reach lo split-screen consente di giocare a ogni modalità prevista. Grande divertimento, quindi, soprattutto nell’organizzazione tattica del proprio team. La fluidità dell’azione non ne risente minimamente, ecco perché speriamo che tale feature venga inserita anche nel gioco finito.

Grande fluidità e nessun rallentamento persino con quattro giocatori.

In definitiva, possiamo dire che Bungie abbia optato più per un'evoluzione che per una rivoluzione. E ciò si traduce chiaramente in tutta una serie di prevedibili accorgimenti sapientemente introdotti sia per quanto riguarda il comparto tecnico che per ciò che attiene al gameplay.

È un gioco in cui ci si sente a casa, e le novità rimangono comunque ben accette e soprattutto adeguatamente implementate. Tutti i potenziamenti, la struttura di gioco, le mappe e quel delicato bilanciamento in sede multiplayer non fanno altro che incrementare la curiosità dei fan.

Certo, come evidenziato poc’anzi, si tratta più di un'evoluzione del brand che non di una vera e significativa svolta. Siamo su standard alti, questo è sicuro, ma non è semplice prevedere cosa ne penseranno i fan a gioco ultimato, soprattutto adesso che la concorrenza sta davvero sfoderano titoli di peso sempre maggiore.

Sul versante tecnico, infatti, appare evidente che Reach troverà a livello tecnico dei concorrenti molto più agguerriti di un tempo, come ad esempio Bad Company 2, eppure ciò non significa che non ci possa essere un ampio margine di crescita anche su questo aspetto. Al momento, la beta prevede unicamente otto giocatori in multiplayer, la metà di quelli che potranno partecipare nella versione definitiva, ma le modalità di gioco, il gameplay e l’infrastruttura per il servizio di Xbox Live mostrano già l’enorme esperienza acquisita sul campo dal team.

La beta pesa circa 1,15 GB. Bungie ha promesso che presto includerà due nuove mappe e testerà le nuove modalità di gioco. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi per analizzare ancora una volta i progressi conseguiti dal team.