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Fable III

Tre è il numero perfetto?

Girovagando tra piazze e strade si incontrano numerosi NPC, come da tradizione, ma avvicinandosi a uno di essi succede qualcosa di diverso dal solito. Appare una scritta che ci invita a stringere la mano del personaggio premendo LT, un primo assaggio della famosa meccanica "touch" di cui Moluneux va tanto fiero. Premendo il grilletto sinistro si può portare in giro chiunque come se ci trovassimo in un nuovo capitolo di ICO. Utile per portare una generosa fanciulla dietro un vicolo e amoreggiare con lei, ma poi?

Timmins ci ha mostrato un'altra applicazione del touch, quando ci trovavamo all'interno del Dungeon Shadelight. In quel caso la missione richiedeva di portare il proprio temporaneo compagno d'avventura, Sir Walter, fuori dal labirinto di caverne. Stavolta avevamo al nostro fianco un vecchio e non più una giovane ragazza, e le animazioni e la velocità di spostamento si sono adeguate di conseguenza.

"In qualsiasi momento è possibile lasciar andare il tasto LT e di conseguenza la mano del nostro compagno. In questo caso possiamo anche andarcene e lasciarlo indietro, ma più avanti nel gioco lui si ricorderà di questo nostro comportamento e alcune cose cambieranno. Questa è solo una delle possibili ramificazioni della trama", ci ha spiegato Timmins.

Sembra uno scenario di Prince of Persia ma non lo è. Siamo ancora una volta ad Albion.

Personaggi, creature e luoghi di Fable III sono stati ricreati totalmente da zero. Tutto è nuovo al 100% e questo garantisce un senso di freschezza, ma al tempo stesso di familiarità. Sappiamo di essere di nuovo ad Albion, ne riconosciamo i tratti distintivi ma al tempo stesso rimaniamo sorpresi da una serie di particolari completamente nuovi. Nel frattempo, guai a dimenticarlo, il nostro fido amico a quattro zampe continua a seguirci e a indicarci la presenza di qualche scrigno nascosto o di qualche pericolo nelle vicinanze.

Decidiamo di andarcene in giro vestiti come galline e veniamo coinvolti in una discussione con il proprietario di una fattoria. Cambiamo abito e subito un tizio ci chiede di sedurre sua moglie per poi poter chiedere il divorzio. Di cose da fare ce ne sono un'infinità e se temevate che in questo terzo capitolo Fable perdesse la propria "leggerezza" e il suo senso dell'umorismo... potete dormire sonni tranquilli.

Uno dei cambiamenti più evidenti di Fable III riguarda l'interfaccia di gioco... nel senso che stavolta non ce ne sarà una! Premendo Start ci si ritrova nel Santuario, un luogo sicuro dal quale si può accedere a tutte le opzioni. Il nostro servitore, di nome Jasper, ci offre spiegazioni su come funziona il tutto, senza risparmiarci qualche rispettoso ma divertente commento.

L'utilizzo delle armi da fuoco si è rivelato gradito agli appassionati e resterà anche in Fable III.

Da qui si possono cambiare armi, vestiti e gestire tutte le opzioni di gioco, rappresentate da altrettante porte da aprire. C'è anche una mappa 3D con cui interagire e dalla quale si possono scegliere le quest, raggiungibili automaticamente in pochi secondi. Non manca la stanza dei tesori, nella quale sono raccolti i nostri obiettivi e le statistiche di gioco, e quella Live, da cui si accede alla modalità co-op per due giocatori.

Quest'ultima sarà nettamente superiore a quella di Fable II... e ci mancherebbe! "Dobbiamo ammetterlo, il co-op del precedente capitolo era spazzatura", ammette candidamente Timmins. "Era necessario rimanere vicini al proprio compagno ed era pieno di limitazioni. Stavolta sarà diverso. Si potrà portare il proprio eroe mantenendo intatte statistiche, armi, interfaccia e tutto il resto... e insieme andare ovunque, affrontare missioni diverse, scambiarsi armi e oggetti e persino sposarsi".