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Fist of the North Star

Ken, sei tu, fantastico guerriero…

Andando a parlare dell'aspetto prettamente ludico, il gameplay ricalca quello già visto nella serie Dynasty Warriors, facendo scemare almeno in parte quel senso di libertà che le avventure di Ken da sempre portano come segno distintivo.

In generale comunque il gioco vive di rendita grazie al carisma del protagonista, infilandolo in una serie di carneficine ad alto valore plasmatico e dal basso valore intellettuale.

Dalla nostra prova sul campo è infatti emerso che difficilmente il grado di sfida richiederà di andare oltre al pigiare forsennato del tasto di attacco, tanto che anche il sistema di combo proposto non richiederà molte sessioni per essere padroneggiato appieno.

Con il proseguire delle morti dei nemici, il nostro potrà comunque accumulare delle sfere chiamate karma, utili per mettere in atto delle "super mosse", quasi necessarie per abbattere i nemici più potenti in cui ci imbatteremo.

Rispetto alla versione originale le differenze sono per lo più di carattere estetico, nonostante a detta degli sviluppatori si sia lavorato sui feedback dei giocatori giapponesi per migliorare l'intelligenza artificiale e alcuni particolari di contorno.

A differenza dell'edizione nipponica è stato così pigiato l'acceleratore sulla resa visiva delle carneficine, con molto più sangue a schermo oltre alla possibilità di vedere esplodere i cerebri dei poveri nemici che finiranno sotto i nostri colpi.

Per chiunque sia contrario alle censura preventiva che ormai imperversa per ogni dove, questo fattore risulterà sicuramente un'argomentazione positiva, sebbene la resa dei combattimenti lasci qualche punto di domanda in merito al contatto tra i corpi: l'impressione ogni tanto è di colpire nel vuoto, pur vedendo l'avversario (o noi stessi) barcollare sotto la potenza dei colpi inferti.

Un filmato di gameplay da Tecmo Koei.

Quanto alle ambientazioni, gli scenari visti durante la prova non hanno brillato per estensione o profondità, risultando delle location chiuse dove via via sterminare una serie di nemici seguendo gli obiettivi proposti. Un punto positivo è però la possibilità di utilizzare alcuni elementi degli stessi per avere la meglio degli avversari, tra cui assi d'acciaio, bidoni e armi non convenzionali.

Mettendo da parte le considerazioni di carattere più tecnico, comunque, quello che resta è un gioco che colpirà in maniera favorevole i fan, soprattutto in virtù dei numerosi rimandi sparsi per i vari capitoli che compongono la storyline principale. Per tutti gli altri quello che offre Tecmo Koei è un Dynasty Warrior con le skin di Kenshiro, coi pro e i contro che ciò significa.

D'altronde la forza del personaggio di Ken si adatta difficilmente a qualsivoglia trasposizione videoludica e, in generale, rendere al meglio la complessa arte marziale che sottostà ai combattimenti è impresa ardua, soprattutto se legata in una struttura chiusa come quella proposta.

Fist of The North Star è previsto per il 5 novembre per Playstation 3 e Xbox 360.