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Lips

E vai col karaoke!

Il microfono ha anche un altro asso nella manica: è motion-sensitive. Questo non significa che sia esattamente una specie di Wiimote per la 360, ma Lips usa il rilevatore di movimento per introdurre le percussioni in alcuni pezzi delle canzoni. Ok, Rock Band riece a ottenere gli stessi risultati senza possedere un sensore di movimento, ma l'approccio di Lips alla questione è leggermente più sottile, poichè scuotere il microfono produrrà il suono di un tamburello, battere le mani genererà il suono dei piatti e così via. In alcuni momenti, poi, il gioco vi ricompenserà per esservi messi in posa mentre cantate o per aver fatto piroette degne di Steven Tyler.

Quest'ultima aggiunta ha un sapore un po' particolare e anche se non manchiamo di identificare ogni possibile aspetto divertente dell'intera faccenda, ci auguriamo tutti che si tratti di un'opzione disattivabile. Chi conosce a memoria un brano, infatti, sarà avvantaggiato e potrà segnare più punti mentre chi è costretto a seguire con attenzione testo e musica, sarà certamente più limitato. Personalmente, poi, non amo l'idea di "istituzionalizzare" uno dei momenti più spontanei delle esibizioni di karaoke (il movimento e il ballo, appunto) che generano sempre ilarità e divertimento tra tutti i partecipanti alle performance.

Parlando di punteggio, ecco un altro ambito nel quale Lips sopravanza SingStar. Non voglio essere troppo severo con il titolo di Sony, ma SingStar ricompensa largamente i cantanti noiosi e quelli privi di personalità. Capita infatti che cantanti dilettanti, anche molto bravi, facciano pena a SingStar (e anche a Rock Band, già che ci siamo) perchè il gioco premia chi tiene perfettamente le note invece di cantare sul serio.

E' troppo presto per fare una valutazione completa su come Lips migliora questo aspetto del gameplay (o meglio, dell'interpretazione), ma è estremamente promettente vedere come si comporta con le note lunghe o i bonus che conferisce per l'uso del vibrato invece di detrarre punti. Al sontuoso evento di presentazione organizzato da Microsoft è stato significativo vedere il cantante degli A-Ha Morten Harket confrontarsi con il principale successo della sua band, Take On Me. Tralasciando il fatto che per alcuni di noi si è trattato di fare un salto nel passato e di vendere realizzati alcuni dei nostri sogni pop (tipo incontrare un tizio che era famoso vent'anni fa...), Lips ha mostrato tutta la sua flessibilità, premiando Morten con costanti bonus non solo per aver cantato correttamente la canzone con tutte le note al posto giusto, ma per essere anche riuscito a fare cose interessanti con la melodia.

Non siamo sicurissimi dell'impatto di un fondale 3D rispetto al più canonico video. E' comunque opzionale.

Il risultato di questo passo avanti ci porta a voler mettere alla prova il gioco ancora più serimente, invitando qualche amico che sa cantare come si deve (ma non è un professionista come Mr. Harket) per vedere come Lips reagisce a stimoli non "canonici". Per quanto lo schermo sembri praticamente identico a quello di SingStar, è evidente che l'elaborazione dell'audio operata dai due titoli avviene in modo molto differente e, nel caso di Lips, in modo decisamente più complesso.

Tornando agli aspetti grafici, Lips è uguale a SingStar e questo dovrebbe essere abbastanza chiaro, ma lo schermo risulta considerevolmente più ingombro di effetti speciali, fuochi artificiali e varie altre amenità che sottolineano i momenti migliori della vostra prestazione. C'è anche la possibilità di rimpiazzare il video musicale relativo alla canzone che si ha deciso di interpretare con una sorta di "visualizzatore 3D", ma non ne abbiamo capito lo scopo, posto che uno dei plus di qualsiasi gioco karaoke è quello di poter cantare "sul" video originale. Che sia per oscurare il volto di Celine Dion? Chissà...

Ok... Meglio tornare al classico. Anche dal punto di vista visivo i video originali sono meglio della grafica 3D.

L'altro elemento chiave di Lips, oltre ad essere uno dei più discussi, è la possibilità di integrare nel gioco la vostra collezione di file MP3. Detta così, senza spiegazioni, questa opzione sembra una figata definitiva che desta anche qualche preoccupazione (copyright, royalies, eMule anyone?). Microsoft ha alluso ripetutamente alla feature ma non ha mai spiegato esaurientemente quale sarà il suo funzionamento. Per quanto possiamo intuire, probabilmente si tratterà semplicemente della possibilità di riprodurre i propri file musicali e di cantarci sopra, senza video e, immaginiamo, senza punteggio. In effetti sembra che si tratti più di un opzione di "supporto" destinata puntellare lo zoppicante catalogo musicale di Lips nelle prime settimane, finché non verrà integrato da sostanziosi music pack, che di un sostituto vero e proprio sul lungo periodo.

Ricapitolando: questa è la vera croce (e la potenziale la delizia) del titolo perchè tutta l'innovazione e le doti tecniche di Lips pesano solo l'1% del totale e voi deciderete se comprarlo o no in base alla quantità, alla qualità e al prezzo dei DLC che avrà da offrirvi. C'è però anche la considerazione che questo piccolo 1% lancia un poderoso guanto di sfida dritto in faccia a SingStar che da qui in poi non potrà far finta che tutto sia rimasto com'era. Perchè al momento Microsoft ha tra le mani il miglior gioco basato su karaoke in assoluto e se riuscirà a costruire un catalogo ricco come quello di SingStar, per il titolo Sony sarà davvero dura.

Lips sarà in vendita esclusivamente per Xbox 360 dal 21 novembre.