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Ubisoft avrebbe diversi progetti bloccati o rallentati a causa di un 'grande esodo' di sviluppatori

Un report parla di una fuga di talenti dagli studi canadesi di Ubisoft.

Ubisoft è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi due anni, tra discriminazione e molestie sul posto di lavoro, fino ad arrivare ai vari rinvii e a lanci non proprio perfetti, che hanno macchiato la reputazione del publisher. Non sorprende che questi problemi stiano facendo sì che alcune persone non vogliano più lavorare con l'azienda.

Ubisoft ha recentemente annunciato aumenti di stipendio per tutti i dipendenti dei suoi studi canadesi. Questa mossa non è venuta fuori dal nulla: secondo un nuovo report di Axios, gli studi Ubisoft, in particolare quelli situati in Canada, sono nel mezzo di quello che alcuni sviluppatori chiamano "il grande esodo".

Insieme a Ubisoft Montreal (Rainbow Six Siege, Assassin's Creed) e Ubisoft Toronto (Far Cry) la compagnia ha perso almeno 120 dipendenti negli ultimi sei mesi. E questi sono solo i nomi che Axios ha tracciato tramite LinkedIn: il numero reale sarà probabilmente più alto. Queste partenze includono i migliori talenti: 5 dei 25 migliori sviluppatori che hanno lavorato a Far Cry 6 se ne sono già andati, mentre 12 dei migliori 50 che hanno lavorato ad Assassin's Creed Valhalla hanno salutato Ubisoft. La fuga di talenti ha apparentemente avuto un impatto sullo sviluppo, con fonti che riportano che diversi progetti si sono bloccati o rallentati a causa della mancanza di personale.

Per quanto riguarda il motivo per cui le persone se ne stanno andando, vengono citate una serie di motivi, tra cui la gestione delle accuse tossiche sul posto di lavoro, la direzione creativa dell'azienda e la bassa retribuzione. Alla fine, tuttavia, il fattore principale potrebbe essere solo la concorrenza, poiché sembra che tutti stiano creando uno studio nell'area di Montreal e siano disposti a pagare molto per ottenere talenti chiave.

Da parte sua, Ubisoft insiste che i recenti aumenti hanno incrementato la fidelizzazione del 50%. Afferma inoltre di aver assunto più di 2600 nuovi dipendenti da aprile e che il "tasso di abbandono" dell'azienda è solo del 12%. Naturalmente, queste statistiche sono diffuse in tutta Ubisoft, che conta oltre 20.000 dipendenti e 50 studi in tutto il mondo.

Sarà interessante vedere come Ubisoft continuerà a rimanere competitiva nel sempre più spietato mercato canadese. Sebbene la compagnia abbia chiaramente già fatto alcune mosse per rendersi una destinazione più attraente per i talenti, sembra anche che si stia preparando per un futuro con dimensioni del personale ridotte. Secondo quanto riferito, entrambi i franchise di Assassin's Creed e Far Cry saranno trasformati in titoli live service simili a Destiny, il che probabilmente richiederebbe meno manodopera rispetto alla pubblicazione di sequel completamente nuovi ogni due anni. Nel frattempo, Ubisoft Toronto sta lavorando a un remake di Splinter Cell, che sarà un gioco stealth lineare vecchia scuola, piuttosto che un grande titolo open world.

Fonte: Wccftech.