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Apple abbandona un fornitore colpevole di sfruttamento minorile

I monitoraggi sulle condizioni lavorative negli impianti cinesi danno i loro frutti.

Apple ha comunicato di aver interrotto i rapporti con un suo fornitore, la Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics, a causa dello sfruttamento di lavoro minorile di quest'ultima.

Ben 11 stabilimenti della compagnia cinese sono stati infatti scoperti a impiegare operai minorenni, per un totale di 106 casi attivi e 70 trascorsi.

Il personale in questo caso veniva fornito da Shenzhen Quanshun Human Resources, una delle più grandi società del settore, che è arrivata anche ad aiutare le famiglie dei minorenni a produrre i documenti falsi necessari all'assunzione.

Dopo gli scandali degli stabilimenti Foxconn, Apple è entrata a far parte della Fair Labour Association e al momento esegue il monitoraggio di oltre 1 milione di lavoratori coinvolto nei processi produttivi che la riguardano.