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Apple nel mirino del Giappone con una nuova indagine antitrust

Tra commissioni, linee guida, scarsa comunicazione e supporto mancante.

Ancora guai per Apple: dopo Fortnite ora la società della mela morsicata dovrà affrontare un'indagine antitrust a causa del suo dominio sull'App Store. Il controllo è dovuto ai reclami di vari sviluppatori di giochi riguardanti non solo le commissioni del 30% della società sulle vendite, ma anche sulle sue linee guida quando si approvano le app e la scarsa comunicazione e supporto.

Apple ha 720.000 sviluppatori registrati in Giappone. Secondo uno studio, l'App Store ha generato 37 miliardi di dollari tra fatture e vendite nel 2019: 11 miliardi di dollari per le vendite digitali, 24 miliardi per le vendite fisiche, mentre 2 miliardi per la pubblicità in-app. Alcuni degli sviluppatori in Giappone includono grandi aziende come Square Enix e Bandai Namco. Square Enix ottiene il 40% delle sue entrate dai suoi giochi mobile, mentre Bandai Namco ha riscontrato un enorme successo con il suo gioco chiamato Face/Grand Order. Gli sviluppatori che hanno condiviso le preoccupazioni per quanto riguarda l'App Store di Apple non includono nessuno di queste società.

I problemi con l'App Store hanno portato alla creazione di un servizio di terze parti chiamato iOS Reject Rescue, che mira ad aiutare gli sviluppatori attraverso l'impegnativo processo di approvazione da parte di Apple. Secondo una serie di interviste da parte di Bloomberg, gli sviluppatori non si preoccupano del 30% di commissioni, ma si aspettano un servizio clienti migliore dalla società quando si tratta di fornire supporto per problemi.

Dal suo canto, Apple ha affermato di avere 1.400 consulenti e dipendenti del servizio clienti in Giappone che forniscono supporto agli sviluppatori tramite telefono ed e-mail. I team lavorano su due fusi orari per fornire supporto durante l'orario lavorativo. Ha anche localizzato le linee guida per la revisione dell'App Store e i video delle conferenze degli sviluppatori in giapponese e continua a impegnarsi ulteriormente, tutte informazioni che cozzano con le accuse degli sviluppatori. Ad ogni modo non resta che aspettare quando l'indagine antitrust sarà completata.

Fonte: WccfTech