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L'ESA risponde a Trump: "videogiochi violenti? Gli stessi titoli sono giocati in tutto il mondo. Il problema armi da fuoco è soprattutto degli USA"

L'Entertainment Software Association colpisce nel segno.

Come vi abbiamo raccontato solo alcune ore fa, a quanto pare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, incontrerà dei membri dell'industria videoludica per parlare dei videogiochi violenti e del possibile impatto che questi contenuti possono avere sui giovani.

L'ESA (Entertainment Software Association), l'associazione di categoria che rappresenta il grosso dell'industria videoludica americana, a quanto pare non ha ricevuto alcun invito da Trump. A riportarlo è Polygon che ha deciso di interpellare direttamente un rappresentante dell'associazione. Ciò che ha attirato la nostra attenzione, comunque, è la risposta e i commenti riferiti ai nostri colleghi.

Il rappresentante dell'ESA ha infatti toccato un punto molto importante della questione:

"L'ESA e le compagnie di cui fanno parte i nostri membri non hanno ricevuto un invito per incontrare il presidente Trump. Parlando della questione videogiochi violenti: gli stessi titoli giocati negli USA sono giocati in tutto il mondo, tuttavia il livello di violenza legata alle armi da fuoco è esponenzialmente più elevato negli USA rispetto a qualsiasi altra nazione. Parecchie autorità hanno esaminato i dati scientifici al riguardo e hanno scoperto che non c'è alcuna correlazione tra i contenuti dei media e la violenza nella vita reale.

"L'industria videoludica americana ha una lunga storia di collaborazione con i genitori e più di 20 anni di iniziative legate al rating dei titoli attraverso l'ESRB. Facciamo grandi passi in avanti per offrire gli strumenti per aiutare i giocatori e i genitori a prendere decisioni informate nell'ambito dell'intrattenimento".

L'ESA in parole povere tira in ballo il vero problema degli USA: le armi da fuoco. Cosa pensate di queste dichiarazioni?