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Dallo studio di John Romero al garage di Sam Lake, ecco come gli sviluppatori lavorano da casa

L'importante è arrangiarsi.

A causa dell'emergenza coronavirus, molti lavoratori sono stati costretti a restare nelle proprie abitazioni, per evitare la diffusione o la contrazione della malattia, specialmente se si lavora in ambienti ristretti, a contatto con molte persone.

Fra questi lavoratori, abbiamo anche gli sviluppatori videoludici: molti di loro ora passano le proprie giornate fra le mura domestiche, lavorando a distanza con i mezzi a loro disposizione, nel caso non dispongano di attrezzatura aziendale. Inutile dire che ciò ha scatenato la curiosità di molti: come lavorano alcuni degli sviluppatori più famosi a casa propria? Dispongono di computer adatti allo scopo? Hanno configurazioni particolari? Possiedono uno studio, oppure sfruttano il primo tavolo a loro disposizione?

GamesIndustry è venuta in nostro aiuto, raccogliendo le testimonianze di alcuni sviluppatori, i quali hanno condiviso foto e descrizioni dei loro nuovi "ambienti di lavoro" e i risultati sono decisamente interessanti.

Degni di nota, di sicuro, sono gli studi di John e Brenda Romero, il creatore di Doom e la sua consorte. Gli studi della loro abitazione sono immensi, perfettamente illuminati e straripanti di tecnologia. Entrambi usano sistemi a tre monitor per tenere sott'occhio quello che stanno sviluppando, documenti e chat. Quadri di Doom, poltrone, tappeti e perfino due cabinati arcade completano l'arredo, una perfetta fusione fra il nerd, l'opulento e il professionale.

Letteralmente agli antipodi, invece, abbiamo il nuovo "studio" di Sam Lake, direttore creativo di Remedy: un portatile su un tavolino all'interno di un garage spoglio e pieno di cianfrusaglie. Lake ha dichiarato che possiede uno studio, ma non è in grado di garantirgli la tranquillità di cui necessita per lavorare. Una volta accertata la copertura wi-fi nel garage, ha optato per trasferirsi la sotto: un posto con pochissime distrazioni, per permettergli di scrivere e creare senza problemi. A volte serve questo per far funzionare la mente.

Poche pretese anche per Brendan Greene, creatore di PlayerUnknown's Battleground, il quale ha montato una piccola postazione PC in fretta e furia con un tavolino ordinato da IKEA.

Questi sono solo alcuni degli sviluppatori che hanno dovuto arrabattare una soluzione su due piedi per continuare con i propri lavori: potete vedere tutti gli altri a questo indirizzo.

Insomma, ognuno si organizza come può per tirare avanti con questa pandemia ancora diffusa in tutto il mondo. E voi invece? Anche voi siete stati costretti ad adottare delle misure speciali per poter continuare a lavorare da casa?

Fonte: GamesIndustry