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Kingdoms of Amalur: Reckoning avrebbe dovuto vendere 3 milioni di copie

"Il gioco ha fallito. Ha fallito."

A quanto pare Kingdoms of Amalur: Reckoning avrebbe dovuto vendere "approssimativamente 3 milioni di copie per rientrare dei costi", un numero impegnativo per una nuova IP.

L'informazione arriva da Lincoln Chafee, governatore di Rhode Island, durante la conferenza stampa della scorsa notte (via Kotaku). Questo è ciò che gli "esperti" hanno detto a Chafee.

Kingdoms of Amalur: Reckoning ha piazzato 1,22 milioni di pezzi in 90 giorni. Il boss dei 38 Studios, Curt Schilling, ha rivelato il totale su Twitter, aggiungendo che il gioco ha "superato le aspettative di EA".

"Il gioco ha fallito. Ha fallito", ha dichiarato Chafee alla conferenza stampa. Ora deve però spiegare ai residenti per quale motivo un debito di 75 milioni di dollari non verrà restituito, andando così a gravare sulle loro spalle per circa 112 milioni di dollari in tasse.

"Gli esperti dell'industria ci hanno detto che tutto questo è molto, molto costoso non solo in termini di produzione del gioco, ma anche per il suo mantenimento post-lancio".

"Il gioco ha fallito. Ha fallito".

Lincoln Chafee, governatore, Rhode Island

Quest'ultimo commento si riferisce ovviamente al Project Copernicus, l'MMO ispirato ad Amalur.

Il caso dei 38 Studios va oltre i videogiochi. A livello politico tutto questo potrebbe segnare il futuro del governo di Chafee.