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PS4: YouTube salta il day one, niente HDD esterni e MP3

Un'ondata di interessanti particolari da una FAQ di Sony.

Una enorme FAQ firmata Sid Shuman, social media manager di SCEA, è apparsa sul PlayStation Blog europeo per chiarire diversi aspetti prima del lancio di PlayStation 4 previsto per il 29 novembre.

La guida è molto interessante e svela, ad esempio, che non ci sarà un'integrazione con YouTube all'uscita della console, mentre Ustream e Twitch (l'unico a permettere, per ora, il livestream) saranno pronti al day one.

Inoltre, PS4 immagazzinerà continuamente gli ultimi quindici minuti di gameplay ma questi non avranno alcun impatto sullo spazio libero sul disco rigido finché l'utente non premerà il tasto Share.

Gli sviluppatori potranno impedire la registrazione in alcune aree dei loro giochi a rischio spoiler, mentre non sarà possibile aggiungere il doppiaggio in un secondo momento ai filmati ma solo registrare la propria voce in diretta.

Infine, gli unici HDD esterni compatibili saranno quelli sottili non più di 9.5mm e capienti più di 160GB. Non verrà data l'opportunità di uploadare MP3 sulla propria console, una misura per spingere Music Unlimited, e la lista amici è stata ampliata per passare dai cento attuali a duemila posti.

Potrete accedere ad uno stesso account su diverse PS4 simultaneamente, e la funzionalità che consentirà di scaricare e giocare in contemporanea sarà articolata in modo da permettere di scegliere quale porzione del proprio titolo digitale mettere in download per prima (in Killzone: Shadow Fall, ad esempio, potrete optare per il multi anziché il single-player e viceversa). Tale funzionalità non sarà però inclusa in ogni gioco del lancio.

Un'ultima curiosità: i Blu-ray e i DVD non potranno essere visti prima dell'installazione dell'update 1.50. Chi non dispone di una connessione alla rete può contattare il servizio clienti di SCEE e chiedere un disco per l'attivazione.

Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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