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PS5: il brevetto per la retrocompatibilità potrebbe non avere alcun legame con la nuova console

A dire il vero, sembra riguardare una tecnologia per le remastered.

Sta facendo scalpore in questi giorni la notizia relativa a un misterioso brevetto registrato da Sony, che sembrava coinvolgere una tecnologia che avrebbe implementato la retrocompatibilità su PS5.

A qualche giorno dall'esplosione dell'indiscrezione, vengono alla luce nuovi dettagli sul brevetto che pare non avere alcun legame con la nuova console di casa Sony, ma piuttosto col processo di sviluppo delle remastered. Come riporta VG24/7 infatti, la tecnologia inclusa nel brevetto aiuterebbe gli sviluppatori a rimasterizzare un gioco, sostituendo il suo intero comparto sonoro e quello grafico con un semplice click.

Nella descrizione della tecnologia, scopriamo come essa assegna un identificativo unico a un determinato asset, e lo collega alla sua versione rimasterizzata che viene riprodotta dal software nel momento giusto, senza che venga meccanicamente sostituita al precedente. Il processo viene chiamato "rimasterizzazione tramite emulazione", e proprio la parola emulazione aveva scatenato le teorie dei fan su un possibile collegamento con PS5.

Scavando più a fondo, si è scoperto che il brevetto risale al novembre del 2016 e che potrebbe effettivamente descrivere il meccanismo con il quale PS4 riproduce i PS2 Classics come Destroy All Humans e la Jak e Daxter Collection, che sulla console ammiraglia Sony si mostrano con delle texture assolutamente migliori.

Insomma, sembra che non ci sia alcun collegamento tra questo brevetto e l'attesa PS5, anche se questo non esclude che Sony implementerà la retrocompatibilità della sua nuova console. Voi che ne pensate? PS5 sarà retrocompatibile?