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PS5 e la futura Xbox saranno retrocompatibili? Secondo un ex Activision e Ubisoft è molto probabile

Marc-André Jutras parla del futuro dell'hardware Sony, Microsoft e Nintendo.

Quale importanza assumerà la retrocompatibilità delle console, in un momento in cui il vociferare sulla data di uscita delle nuove macchine targate Sony e Microsoft comincia a farsi sempre più fitto? La possibilità di usufruire della propria libreria di vecchi titoli sarà un fattore chiave per il successo della nuova generazione di console? Dice la sua sulla questione Marc-André Jutras, sviluppatore che ha a lungo militato nelle fila di Activision e Ubisoft ed è attualmente al lavoro, con Cradle Games, nello sviluppo dell'RPG sci-fi Hellpoint.

Intervistato da Gaming Bolt, Jutras parla delle politiche in tal senso che dovrebbero adottare Sony, Microsoft e Nintendo: "Credo proprio che la prossima PlayStation sarà retrocompatibile. Non era sulla Xbox 360 che si trovava una lista di giochi retrocompatibili con la vecchia Xbox, per cui era necessario che ciascun titolo venisse approvato? Spero che in futuro non sarà così. Preferirei avere un emulatore capace di far girare tutti i giochi in mio possesso, accettando magari il compromesso di qualche bug, piuttosto che disporre di una libreria di 50 titoli dei quali solo in 4 girano perché gli altri non sono stati approvati".

A proposito di Nintendo, lo sviluppatore ha detto di aver preferito di gran lunga la filosofia adottata con Wii U, che alla nascita era già compatibile con l'intero catalogo di giochi Wii; cosa che, per altro, va a esclusivo vantaggio di produttori delle console, in quanto è molto più facile costruire un ecosistema attorno al giocatore.

Jutras ha speso anche qualche parola sull'importanza delle esclusive. "Quel che mi aspetto dalla futura PS5 è che Sony realizzi esclusive importanti. Io ho comprato la PS4 per Bloodborne, e già solo quel titolo ha garantito molte vendite. Credo che in Microsoft abbiano un po' stentato in questo senso, almeno fino a questo momento: gli acquisti di importanti software house dimostrano che si sono resi conto che, per vendere il loro hardware, c'è bisogno di esclusive. Spero, quindi, che le prossime generazioni di console avranno grandi esclusive e che Sony e Microsoft capiscano che è più facile che un giocatore decida di fare il salto sulle proprie rispettive piattaforme se può portare con sé la propria libreria di giochi, piuttosto che ripartire da zero".