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Starbreeze: i giochi single-player non pagano gli stipendi

Almir Listo ci spiega la posizione della compagnia.

Si discute spesso del ruolo delle esperienze single-player all'interno dell'attuale industria videoludica e diverse opinioni sembrano confermare come creare delle esperienze di questo tipo non sia assolutamente semplice perché lo sforzo non viene sufficientemente ripagato dalle vendite e dai guadagni.

A sottolinearlo anche Almir Listo di Starbreeze Studios che ha toccato l'argomento in un'intervista pubblicata da Games Industry. Il global brand director della compagnia porta come esempi la serie di Payday e Brothers: A Tale f Two Sons, due giochi che hanno ottenuto comunque successo ma che hanno un peso molto diverso per il benessere della compagnia.

"Devi trovare qualcosa che renda il gioco rigiocabile. Uno dei problemi che sicuramente aveva Brothers: A Tale of Two Sons era il fatto che non fosse rigiocabile. È una bella storia ma finisce. Per quante bellissime email possiamo aver ricevuto in merito al gioco, questo non paga gli stipendi. Payday d'altro canto, dato che il gioco è rigiocabile come pochi altri... ci ha permesso di continuare a pubblicare contenuti che ci hanno garantito la possibilità di continuare a guadagnare grazie ai giocatori interessati al titolo.

"Siamo bravi a creare giochi co-op e multiplayer. È per questo che The Walking Dead è co-op, è per questo che Crossfire è co-op. Vogliamo concentrarci su questo e lasciare il single-player ad altri".

La domanda proposta dall'articolo è, a questo punto, cruciale: Starbreeze non svilupperà mai più giochi single-player? Listo non nega assolutamente questa possibilità ma allo stesso tempo vorrebbe che siano altri studi ad approcciarsi a questi progetti stringendo comunque una partnership con Starbreeze (che d'altronde è anche un publisher).

Cosa pensate delle dichiarazioni della compagnia svedese e dei "problemi" dei titoli single-player?