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"Lo streaming? Sarà più popolare ma non sostituirà PS5 o Xbox Scarlett classiche"

Il futuro del gaming secondo un ex Ubisoft e Activision.

Lo streaming legato al gaming è uno degli argomenti più in voga degli ultimi mesi ed è sicuramente uno dei possibili futuri del nostro medium preferito. Tante grandi personalità dell'industria ne hanno parlato positivamente e credono che questo modo di videogiocare possa rivelarsi la prossima grande rivoluzione dell'universo videoludico. Allo stesso tempo c'è dell'inevitabile scetticismo piuttosto diffuso tra membri del settore e soprattutto giocatori.

Marc-André Jutras, veterano ex Ubisoft e Activision che sta attualmente lavorando all'interessante action-RPG scifi Hellpoint, ha discusso proprio dello streaming all'interno di un'intervista pubblicata da GamingBolt.

"So che in alcune nazioni quel tipo di streaming sta diventando più popolare. So che in Brasile una compagnia che si dedica allo streaming è molto popolare perché le persone non hanno il denaro per acquistare una console e preferiscono pagare $10 al mese e provare una serie di giochi attraverso lo streaming. Penso che lo streaming diventerà più popolare ma non penso che andrà a sostituire l'hardware classico. Giocare a Call of Duty attraverso lo streaming? Semplicemente non funziona.

"Quando si considera l'infrastruttura internet ci si trova in una situazione in cui invece di avere il giocatore che preme un pulsante e vede il feedback a schermo si hanno 100ms di lag per l'input, altri 100ms di lag per l'output mentre i dati viaggiano tra il giocatore e i server e l'elaborazione dei dati nella macchina ospite crea ulteriore ritardo a cui poi bisogna anche sommare la latenza. Puoi immaginare di giocare a Call of Duty con quel tipo di latenza?

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"Penso possa funzionare con i giochi offline ma nel momento in cui si porta qualcosa online, qualcosa come uno shooter, allora è necessario un tempo di reazione minimo e in questi casi non funziona. Quindi sarà popolare? Non lo so con certezza. Il fatto è che questo non è un problema in cui si possa spendere denaro su denaro per farlo scomparire. La latenza negli ultimi 20 anni non ha compiuto molti passi in avanti. I dati devono viaggiare dal tuo computer al router, all'ISP del tuo vicinato fino a qualsiasi nodo che bisogna attraversare per arrivare ai server. Si avrà del lag, non c'è nulla da fare.

"Non credo che lo streaming definirà il mercato nella prossima generazione. Offrirà i giochi a un nuovo mercato che non può acquistare in massa console tradizionali come Cina e India e a coloro che non hanno centinaia di dollari per acquistare una PlayStation. Con una spesa di $10 al mese si può giocare al 10% del catalogo PlayStation che funziona bene con lo streaming. È fantastico e rappresenta un grande guadagno anche per Sony. È anche sensato il fatto che Sony proponga una PS5 retrocompatibile perché apre a migliaia di giochi da inserire in questo catalogo per lo streaming".

L'opinione di Jutras è quindi in linea con diversi rumor che vogliono lo streaming come un'alternativa alle console tradizionali. Cosa pensate delle sue parole? Sarà questo il futuro del gaming?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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