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Xbox One e cloud, il connubio possibile

Microsoft svela finalmente le potenzialità della "nuvola".

I questi giorni si è tenuta la BUILD 2014, evento di Microsoft diretto a tutte le sue novità dedicate ai professionisti di settore. Tra il nuovo Windows Phone, Windows 9, l'assitente vocale Cortana e le DirectX 12, è stato mostrato il tanto decantato cloud computing, tecnica che dovrebbe incrementare le prestazioni di Xbox One (o qualsiasi altro client che si interfaccia ad Azure) grazie all'alleggerimento di numerose routine gestire dai server.

La demo ha esibito un edificio che veniva distrutto in 35.000 pezzi simulati perfettamente nella fisica, sia in locale da un potente PC e sia con il supporto del cloud: nella configurazione singolo PC la demo segnava vistosi cali di frame rate attestandosi a soli 2 fps mentre con il supporto di Azure i frame si sono mantenuti fissi a 32, senza rallentamenti.

Phil Spencer, boss divisione Xbox, ha voluto ribadire su Twitter che Microsoft punta molto su questa tecnica che verrà sfruttata massivamente da Xbox One, nonostante debbano essere portati avanti ancora numerosi test. Da quanto è emerso dalla BUILD 2014, per godere a pieno del cloud computing basta avere una connessione da 5MB e un ping sotto i 60 ms (configurazione minima richiede 2MB in download e 100 ms di latenza).

Finalmente qualcosa di più concreto per quello che si credeva essere, fino a poco tempo fa, una bella invenzione dei PR di Microsoft.

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