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Red Faction: Armageddon

La rivoluzione non è servita a nulla.

Il bello, però, è che la Magnet Gun non è l'unica novità pensata dai programmatori di Armageddon, visto che l'equipaggiamento del protagonista è caratterizzato anche da un altro gingillo niente male. Lo strumento in questione, in pratica, è in grado di ripristinare le strutture distrutte, e si rivela un'arma in più sia quando si parla di esplorazione che quando ci si trova nel bel mezzo di un combattimento.

Siete circondati dai nemici e la vostra energia è agli sgoccioli? Per costruirsi un riparo basta distruggere un container, farsi largo fra le macerie, e ricostruirlo una volta entrati, in modo da potersi organizzare recuperando le forze e impostando una strategia.

Durante l'esplosiva dimostrazione, è apparso evidente che, una delle missioni del nuovo Red Faction, chiederà al giocatore di spazzar via alcuni focolai dell'invasione aliena. Per far questo sarà prima necessario individuarli e, successivamente, distruggere completamente la struttura all'interno della quale i focolai in questione si annidano.

Un primo sguardo alla speciale abilità del protagonista.

Si tratta di una trovata piuttosto semplice per spingere ancora una volta il giocatore a sperimentare con la fisica, imparando a sfruttare al meglio le varie armi e i veicoli disponibili.

Anche in Armageddon, infatti, si potrà usufruire di veicoli di vario genere, compresi degli esoscheletri da leccarsi i baffi. Nella demo, dopo aver mostrato le qualità della Magnet Gun e dell'arma rigenerante, il programmatore è salito a bordo di un massiccio mech, con cui si è divertito ad abbattere, uno per uno, gli alieni che continuavano a ronzargli intorno.

Fatto questo, ha rivolto la propria attenzione verso l'edificio in cui si trovava il focolaio dell'infestazione, demolendolo a spallate in tutta tranquillità.

La capacità di riparare strutture distrutte sarà fondamentale lungo tutto l’arco dell’esperienza.

La demo si è conclusa con l'apparizione di alcune enormi strutture aliene che hanno circondato il protagonista, lasciandoci con il tradizionale cliffanger che caratterizza questo genere di presentazioni.

Cosa possiamo dedurre, dopo questa dimostrazione? Che, vista la nuova ambientazione, difficilmente ci troveremo di nuovo a spostarci attraverso vastissime lande desolate, finendo molto più spesso all'interno di cunicoli o grotte sotterranee.

Dal punto di vista tecnico, fisica a parte (impressionante già ai tempi di Red Faction: Guerrilla), tutto appare più solido e pulito, con personaggi, ambienti e strutture decisamente più convincenti di quelli del precedente episodio.

Per il resto non ci resta che aspettare di poter toccare con mano una demo giocabile di Red Faction: Armageddon. Considerando che questa volta ci verrà offerta la possibilità di giocare in co-op con un amico, o di optare per un solido multiplayer (quello di Guerrilla aveva tutte le carte in regola per sfondare, ma si è affacciato sulla rete in un periodo affollato da blockbuster che hanno monopolizzato gli utenti), possiamo considerare questo nuovo progetto THQ un gioco da tenere d'occhio.