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Spec Ops: The Line

Una missione impossibile in un paradiso in rovina.

Sembra che questa dinamica dei soffitti di vetro ricoprirà un ruolo significativo nel gioco, visto che successivamente ci è stato mostrato come sia i compagni di squadra che l'IA nemica sfrutteranno tecniche ad essa legate, come quella di sparare ai piedi di un nemico ignaro, per esempio, o di aprire nuove strade attraverso gli edifici. In un altro punto della demo la squadra si è trovata all'interno di una lobby con una vetrata che bloccava una considerevole quantità di sabbia subito fuori. Per eliminare rapidamente la truppa disposta proprio lì sotto, bastava una granata lanciata ad arte per seppellire vivi i malcapitati.

Il programmatore che giocava la demo ha optato per un approccio più tradizionale, sparando ai singoli bersagli, ma dopo pochi attimi il gioco stesso ha attivato l'evento, facendo esplodere il razzo lanciato da una truppa d'assalto contro la vetrata in questione. Ci è stato promesso, comunque, che questo genere di decisioni saranno quasi sempre nelle nostre mani.

Il trailer accentua il ruolo delle tempeste di sabbia come "meta-nemici".

I compagni di squadra di Walker saranno molto più che semplici strumenti con cui completare le missioni, visto che il loro sviluppo e le dinamiche di gruppo saranno importantissime per la narrazione. Davis ha dichiarato che i due compagni che ci accompagneranno saranno “tanto importanti quanto il protagonista”. Seguendo le basi della Delta Force, questi compagni d'arme saranno amici, prima che colleghi, e il gioco permetterà di vivere al massimo questa loro interazione.

I comandi che avranno a che fare con i loro movimenti, un sistema semi-contestuale a cui si accederà attraverso un cursore, promettono bene pur essendo ancora in fase di sviluppo, e al momento permettono, per esempio, di far abbattere con estrema semplicità un bersaglio specifico con un tiro di precisione, sfruttando al tempo stesso le coperture a disposizione. A quanto pare i nostri compagni di squadra non saranno totalmente immuni al fuoco nemico, ma Dave si è guardato bene dal rivelarci se questi potranno mai essere uccisi nel corso del gioco. Considerando che saranno fondamentali per lo sviluppo della storia, e che ci sarà un sistema per curare gli alleati a terra, immaginiamo che non potrà mai accadergli nulla di tragico, ma per ulteriori dettagli dovremo aspettare ancora un po'.

Possiamo rivelarvi anche alcuni dettagli del multiplayer, sebbene Davis abbia confermato che un altro team è al momento al lavoro sull'esperienza in questione. Nel gioco saranno presenti sia la modalità competitiva che quella co-operativa, e anche se non è chiaro se quest'ultima si svolgerà all'interno della trama principale, alcuni indizi lasciano pensare a una modalità co-op arricchita da una trama di fondo.

Le superfici in vetro avranno una rilevanza tattica incredibile, in Spec Ops. Trovare nuovi modi creativi per liberarsi dei nemici sarà divertentissimo.

Abbandonata la Dubai soleggiata e invasa dalla sabbia del gioco e tornati alla fredda e festosa Berlino natalizia, un altro commento di Davis ci ha fatto drizzare le orecchie. Tornando a parlare delle fonti di ispirazione, il designer ha menzionato di nuovo Cuore di Tenebra ma ha anche parlato di Generation Kill, l'adattamento fatto da HBO del libro di Evan Wright come influenza principale sull'approccio di Yager al sistema di combattimento. Questo, per quanto ci riguarda, basta a mantenere alto il mio interesse finché lo studio non deciderà di rivelare nuovi dettagli.