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Call of Duty: Ghosts - prova

Abbiamo provato il “nuovo” multiplayer a Los Angeles.

Los Angeles - Lo streaming della presentazione ufficiale del multiplayer di Ghost si è appena concluso e ai giornalisti presenti all'evento è stata offerta la possibilità di provare per un intero pomeriggio alcune mappe e alcune modalità del nuovo Call of Duty: Ghosts.

Infinity Ward ha dimostrato di voler almeno provare a rinnovare la serie come fece, con enorme successo, anni fa col primo Modern Warfare. All'epoca il talentuoso team non solo riuscì a stregare i giocatori con una Campagna cinematografica ed estremamente coinvolgente, ma soprattutto a incollarli alla console grazie a un multiplayer intrigante e arricchito da un sistema di crescita innovativo.

A quanto abbiamo avuto modo di vedere fino a questo momento, Ghost ha sicuramente tanta carne al fuoco, abbastanza materiale inedito da far respirare una boccata d'aria fresca ai fan del franchise.

Come spiegato nell'evento di presentazione, il lavoro di crescita ed evoluzione fatto con Call of Duty: Ghosts coinvolge tre punti principali: la personalizzazione, il mondo e la possibilità di portare CoD sempre con sé attraverso i dispositivi Mobile.

Ecco come si presentava la location dell'evento dedicato al reveal del multiplayer di Call of Duty. (Foto: Jonathan Leibson/Getty Images for Activision)

Dopo l'evento abbiamo avuto modo di giocare numerose partite testando varie modalità all'interno di tre mappe: Strikezone, Octane e Whiteout. La prima, un vecchio stadio di baseball in rovina, era quella che metteva in mostra una delle novità più interessanti del nuovo FPS Activision.

"Abbiamo testato varie modalità all'interno di tre mappe: Strikezone, Octane e Whiteout"

Attivando l'apposito evento, infatti, era possibile chiamare un devastante attacco aereo che, oltre a sterminare le truppe nemiche, cambiava completamente volto alla mappa, costringendo a giocare il resto della partita in un'ambientazione molto diversa da quella in cui era iniziato lo scontro a fuoco.

Non potendo implementare la possibilità di distruggere le mappe pezzo dopo pezzo come in Battlefield, principalmente per i limiti tecnici del (nuovo) motore del gioco, gli sviluppatori hanno pensato a questo stratagemma per far compiere alla serie di Call of Duty qualche importante passo avanti.

Se quanto accade nella mappa Strikezone è piuttosto estremo, in Octane è tutto ridimensionato, dimostrando che anche in questa incarnazione del gioco ci saranno mappe più interessanti e riuscite di altre.

L'unico elemento interattivo di Octane, un piccolo agglomerato di edifici attorno a una pompa di benzina, era proprio la zona adibita al rifornimento del carburante, che con un po' di pazienza poteva essere fatta esplodere con conseguenze dirette sui soldati nelle immediate vicinanze.

Activision mostra il multiplayer di Call of Duty: Ghosts in video.

L'idea di inserire degli elementi dinamici nelle mappe è interessante, ma se il massimo che alcuni livelli sapranno offrire sarà una lieve modifica al paesaggio il rischio di rimanere delusi è dietro l'angolo. Fortunatamente gli sviluppatori stessi ci hanno assicurato che la loro idea non è quella di inserire la variabile della distruzione nelle ambientazioni, ma di creare per ogni mappa elementi interattivi utili a influenzare il gameplay e ad arricchire l'esperienza dei giocatori.

"L'idea di inserire degli elementi dinamici nelle mappe è interessante"

Ecco, per esempio, che in una mappa non presente all'evento gli edifici diroccati saranno soggetti a forti oscillazioni che disturberanno la mira di chi si troverà al loro interno. O, ancora, in un'altra ambientazione alcuni elementi potranno essere spostati per aprire nuovi passaggi e rendere più efficace la difesa di un determinato obiettivo.

In Whiteout, la terza mappa presente all'evento, gli elementi interattivi non sono nemmeno presenti. La mappa è sicuramente la più intrigante tra quelle mostrate fino a questo momento, offrendo il classico paesaggio innevato caratterizzato da alcune case di legno interamente esplorabili e da una serie di stretti passaggi tra le rocce circostanti.

Rispetto alle altre due mappe presentate Whiteout permetteva di organizzare meglio il proprio gioco e, nel caso dei cecchini, di non essere costantemente abbattuti da frenetici centometristi armati di fucile d'assalto.

All'evento era presente anche Anthony Bennett dei Cleveland Cavaliers. (Foto: Jonathan Leibson/Getty Images for Activision)

Oltre alle arene dinamiche Call of Duty: Ghosts introdurrà sette nuove modalità, nuove armi (più di 30!) e nuove killstreaks. Il sistema di creazione del personaggio è piuttosto flessibile e permette personalizzare interamente l'aspetto fisico e il sesso del proprio avatar, con l'arrivo (a grande richiesta) delle donne soldato.

"Per gli amanti del tiro di precisione è stata aggiunta una nuova classe di armi chiamata Marksman Rifle"

Per gli amanti del tiro di precisione alla ricerca di un pizzico di versatilità in più rispetto a quanto offerto dai fucili da cecchino, poi, è stata aggiunta una nuova classe di armi chiamata Marksman Rifle. Questi fucili, in sostanza, si posizionano idealmente nello spazio vuoto tra i fucili da cecchino e i fucili d'assalto.

Sul fronte della crescita dei soldati Infinity Ward sta cercando di creare un ibrido tra Modern Warfare 3 e Black Ops 2, importando dal primo le tre categorie di killstreak (Assalto, Supporto e Specialista) utili a personalizzare la gestione delle ricompense in base al proprio modo di giocare, mentre dal titolo sviluppato da Treyarch hanno preso in prestito la gestione del loadout e la possibilità di scegliere liberamente cosa sbloccare investendo i punti accumulati partita dopo partita. Per la gioia di tutti i cinefili impegnati a leggere questo articolo, il fido pastore tedesco trasformatosi in Meme pochi secondi dopo la sua presentazione sarà presente anche nel multiplayer del gioco sotto forma di killstreak.

Dopo aver accumulato un dato numero di uccisioni, infatti, sarà possibile "evocare" (è proprio il caso di dirlo, visto che appare dal nulla) il compagno d'avventura che accompagnerà il giocatore rivelando la posizione di eventuali nemici e, all'occorrenza, squarciando qualche gola in allegria.

Durante le partite da noi effettuate ci è capitato in più di un'occasione di essere uccisi da un cane comparso dal nulla perché appena chiamato dall'avversario a cui stavamo sparando. Non è stato affatto piacevole.

"Buone notizie arrivano dal fronte delle modalità inedite che, almeno dopo un primo approccio, paiono divertenti"

Buone notizie arrivano dal fronte delle modalità inedite che, almeno dopo un primo approccio, sembrerebbero essere particolarmente divertenti. Giocando a Cranked i giocatori devono combattere in un classico Deathmatch a squadre, ma ogni volta che effettuano un'uccisione ottengono un bonus nelle capacità di movimento (velocità aumentata, durata della corsa prolungata e via dicendo) e sono costretti a eliminare un altro bersaglio entro 30 secondi. Allo scadere del timer, infatti, si va incontro a morte certa.

L'idea è piuttosto divertente visto che costringe a mantenere sempre alti i ritmi di gioco penalizzando chi tende ad appostarsi e a seguire una strategia attendista. Ogni uccisione o assist effettuata mentre il Cranked è attivo aggiunge secondi preziosi permettendo, di fatto, di godere per un periodo più lungo dei suoi utili bonus.

L'altra nuova modalità che abbiamo avuto la fortuna di provare è Search and Rescue, un'evoluzione della ben nota Search and Destroy, da cui ha ereditato la struttura di base. I giocatori vengono divisi in due squadre, una incaricata di piazzare una bomba presso uno degli obiettivi sensibili delle mappe, mentre l'altra ha il compito di impedire a ogni costo tale operazione.

Un'immagine presa dalla mappa Arctic Lumber.

La differenza rispetto a Search and Destroy è che in questo caso ogni volta che un bersaglio viene abbattuto lascia cadere a terra le proprie piastrine di riconoscimento. Esattamente come accadeva in Kill Confirmed, per rendere effettiva l'uccisione è necessario recuperare anche le medaglie di riconoscimento. Qualora venissero raccolte da un compagno della vittima, infatti, questa tornerebbe sul campo di battaglia più in forma che mai.

"Un'altra modalità interessante è quella chiamata Squads"

Un'altra modalità interessante, che sfortunatamente non è stata presentata in forma giocabile, è quella chiamata Squads, che potrà essere affrontata indifferentemente da soli, in coop o a livello competitivo.

In sostanza i giocatori avranno la possibilità di creare la propria squadra scegliendo classe, aspetto, perk ed equipaggiamento di ogni singolo elemento che, in base alle caratteristiche selezionate, una volta sul campo di battaglia verrà controllato da una IA coerente e, a quanto è stato dichiarato, in grado di sfruttare tutte le tecniche più famose usate dai giocatori umani.

All'interno della categoria Squads saranno presenti diverse modalità come, per esempio, la Squad vs squad, che permetterà a due giocatori di sfidarsi in intensi Deathmatch a Squadre accompagnati dai loro commilitoni virtuali gestiti dalla CPU.

Un trailer per le edizioni speciali di Call Of Duty: Ghosts.

In Squad Assault, invece, fino a 6 giocatori potranno cooperare per sfidare, nella più classica delle Orde, le squadre create dagli utenti sparsi per il mondo, elemento che dovrebbe garantire una grande varietà di possibili avversari.

"Dal punto di vista tecnico Call of Duty: Ghosts non stupisce, pur compiendo qualche passo avanti"

Dal punto di vista tecnico Call of Duty: Ghosts non stupisce, pur compiendo qualche dovuto passo verso un miglioramento generale. A quanto ci è stato detto dai programmatori definire il motore del gioco "il medesimo dei precedenti capitoli, semplicemente migliorato" non è corretto, visto che in realtà sono moltissime le cose che il team ha dovuto riscrivere da zero.

A godere di evidenti miglioramenti è stato il comparto sonoro che, in effetti, si comporta in modo molto più convincente, in particolar modo quando si passa da un ambiente aperto a uno chiuso. A seconda del luogo in cui ci si trova, infatti, i suoni arrivano con diversa intensità e distorti tramite effetti di vario genere.

La versione da noi provata girava su PC, ma fondamentalmente era quella Xbox One. A quanto pare le uniche differenze tra la versione next-gen e quella per 360 saranno proprio nella grafica, che sulle nuove piattaforme potrà godere di texture migliori e di una vasta gamma di effetti impossibili da realizzare sulle macchine attuali.

In Call of Duty: Ghosts sarà possibile combattere anche in immersione!

Nonostante le differenze si limitino a questo, però, è stato impossibile dotare il gioco del Cross Play. Gli sviluppatori ci hanno infatti confermato che al di là del fatto che le compagnie first party si erano opposte alla cosa, alcuni elementi grafici avrebbero comunque finito con l'interferire sul gameplay.

"Infinity Ward sta lavorando intensamente all'integrazione delle piattaforme Mobile"

Per rendere le cose più chiare ci è stato fatto l'esempio dei fumogeni. Mentre su 360 l'effetto produce una semplice nuvola che copre una certa area di gioco, su Xbox One il fumo è molto più dinamico e, di fatto, garantisce un tipo di copertura differente.

L'ultimo elemento su cui Infinity Ward sta lavorando intensamente riguarda l'integrazione delle piattaforme Mobile che, tramite l'apposita App, permetterà di gestire una vasta gamma di statistiche e di dati direttamente dal cellulare o dai tablet. La nuova App si rivelerà particolarmente utile soprattutto per la gestione dei clan, che potranno perfino usufruire di una comoda Clan Chat per riunire i membri dei vari gruppi.

La ciliegina sulla torta sarà rappresentata da una modalità che simulerà un vero e proprio conflitto della durata di due settimane, dividendo i giocatori in due fazioni e spingendoli ad affrontare le partite puntando a realizzare il maggior numero di punti e a conquistare obiettivi sensibili.

Call of Duty: Ghosts uscirà il 5 novembre, quindi c'è ancora tempo prima di saltare a qualsiasi tipo di conclusione. Infinity Ward ha dimostrato di aver lavorato per trovare nuove idee, ma forse non è solo di questo che la serie ha bisogno. Non ci resta che attendere la versione completa del gioco per capire il valore effettivo del nuovo titolo Activision.