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Warhammer 40,000: Dawn of War II

Nel futuro dell'Umanità c'è solo guerra.

Entro breve, il limite dei quattro membri per squadra viene superato e toccherà al giocatore quale team utilizzare. Il nostro preferito è stato di gran lunga Thaddeus e la sua Assault Marine Squad. Questi ragazzacci dotati di jetpack, una volta che gli avrete indicato il bersaglio da colpire, si levano in volo e piombano sull'obiettivo scatenandogli addosso tutta la loro potenza. Soddisfazione garantita.

Mentre il gioco in singolo è pesantemente indirizzato all'azione lineare, gli elementi classici degli RTS sono stati riservati al multiplayer. "Alcune riviste non hanno capito bene come funziona il gioco e hanno scritto che non ci sono basi da costruire o risorse da acquisire," dice Ebbert. "Non è affatto vero: è tutto nel multiplayer." Questo è il risultato di una delle decisioni di design più significative prese da Relic e cioè trattare la campagna in singolo e le componenti multiplayer come due giochi ampiamente separati. Ancora una volta, tutto questo è stato fatto con l'intenzione di spingere il genere un passo in avanti.

Ebbert accredita Infinity Ward di essere stato il primo sviluppatore a realizzare un gioco (Call of Duty 4) che riesce a centrare questo obiettivo con successo. "Hanno pubblicato il gioco molto tempo dopo rispetto all'inizio dei lavori su DoWII, ma sono stati i primi a dire 'svegliatevi fuori, ragazzi, sono due giochi separati' e nessuno ha obiettato. Queto è il tipodi approccio che abbiamo scelto: il multiplayer richiede un gameplay più tradizionale e l'acquisizione di risorse e la costruzione delle basi dettano il ritmo di gioco." Pur nel solco della tradizione, l'accessibilità rimane la chiave di volta di tutto l'impianto. Il multiplayer di Dawn of War II deve riuscire nel duplice e difficile compito di sodisfare i veterani della serie, offrendo allo stesso tempo motivi di incoraggiamento per i neofiti che desiderano provarla. Per facilitare questi ultimi, Relic ha investito molto tempo nella realizzazione del multiplayer tre contro tre, che è poi la modalitò che abbiamo provato. Se gli scontri uno contro uno possono intimidire i meno esperti, in questa modalità sono stati introdotti elementi di cooperazione e di lavoro di squadra tali da assicurare che, a qualsiasi livello di esperienza apparteniate, possate trovare il vostro divertimento.

Il dettaglio delle unità è eccellente così come quello del sangue che spargono in giro.

A differenza della campagna in singolo focalizzata sugli Space Marine, il multiplayer offre quattro razze: Space Marine, Eldar, Orchi e (pronti a fare il loro atteso debutto in DoW) i Tyranid. Come detto, il momento cruciale dopo aver scelto una razza, è rappresentato dalla selezione dell'eroe che condurrà l'assalto. Ogni razza ha tre eroi diversi che rappresentano classi differenti. Durante il nostro test abbiamo potuto provare solo gli Space Marine che offrono una scelta composta da: Force Commander, dotato delle formidabili abilità per il combattimento in mischia proprie della sua controparte in single-player; il Bibliotecario, solo per il multiplayer, che è il guaritore e può resuscitare i camerati caduti, e il and Tech Marine, anche questa classe disponibile solo in multiplayer, che è in grado di cavarsela con la borsa degli attrezzi per costruire difere, zone rinforzate e torrette.

Esistono tre tipi di punti strategici sulla mappa (Power, Requisition e, come visto in Company of Heroes, Victory) che dovrete cercare di conquistare mentre tenterete di spazzare via i nemici. Potret scegliere di accumulare punti tramite la conquista del punto Victory e gradualmente erodere la resistenza del nemico oppure potrete tentare una canonica rush per annientare la sua base prima che sia troppo sviluppata.

La progressione è presente anche nel multiplayer, anche se a differenza della campagna dura per una sola sessione. Gli eroi possono accumulare livelli fino a un massimo di dieci, mentre i vantaggi tattici si limitano nell'eliminare l'eroe avversario o nel resuscitare un compagno di squadra. Un Force Commander di livello 10, assicura Relic, può prevedibilmente prendere a calci nel sedere un suo pari classe di livello 1 (incredibile, vero?) mentre la customizzazione degli eroi ha luogo durante lo sviluppo della battaglia con gli upgrade che divengono disponibili in base a potenza e requisizione.

L'engine di Company of Heroes è forte nelle esplosioni.

La manciata di partite che abbiamo potuto giocare ci hanno entusiasmato non soltano per la velocità e la ferocia che le ha caratterizzate ma anche per alcuni piccoli dettagli strategici. Anche quando sembra ormai tutto perduto e la sconfitta appare ormai inevitabile, ad esempio, tramite qualche elegante e astuta manovra potrete volgere lo scontro a vostro favore. Durante le battaglie più accesi, a volte, può essere difficile riuscire a capire esattamente cosa sta succedendo sullo schermo, ma non si può restare insensibili e non ammirare la qualità della fiammeggiante carneficina che si sta consumando sotto i vostri occhi. Company of Heroes doveva inchinarsi al realismo, ma con Dawn of War II Relic sembra intenzionata a usare l'engine per alimentare il più grande e assurdo spettacolo di fuochi d'artificio (videoludici) che abbiate mai visto: tutto sembra davvero fantastico. Grazie alla possibilità di coinvolgere giocatori dotati di diversi livelli di abilità, Relic ha sicuramente raggiunto il suo scopo: che vinciate o perdiate il risultato sarà sufficientemente spettacolare da soddisfare il vostro piacere per le belle battaglie.

Prima di salutarci Ebbert ha annunciato a denti stretti che a breve ci sarà una nuova "importante rivelazione" circa il multiplayer. Presumibilmente si tratterà anche dell'annunciata campagna in cooperativa della quale non si sa ancora nulla, ma per quanto ci riguarda, quello che abbiamo visto di Dawn of War II fin qui è stato impressionante, sia per quanto riguarda il comparto grafico sia per il gameplay. Si tratta di azione pure in stile RTS e anche se qualcuno non gradirà la semplificazione di alcune dinamiche di gioco, ricordiamo che l'evoluzione è spesso tanto temuta quanto benvenuta. Comunque la vediate si tratta di un gioco in grado di generare forte dipendenza e Relic è esperta in questo tipo di prodotti.

Warhammer 40,000: Dawn of War II uscità su PC nella primavera del 2009.