Homefront

A seguito di un paio di ore di hands-on, non posso che confermare le buone impressioni già riportate da Londra: la mappe sono ben realizzate e propongono situazioni davvero interessanti, il ritmo è alto senza risultare frenetico e le possibilità offerte dai Battle Point sono in grado di variare notevolmente il corso di una partita.

Per chi non lo sapesse, si tratta di una valuta virtuale con la quale verranno ricompensate le nostre azioni di gioco (uccisioni, assist, vendette, conquista o difesa delle basi, ecc.) che ci permetteranno di acquistare in tempo reale alcuni simpatici gadget quali lanciarazzi, giubbotti antiproiettile rinforzati, droni cingolati o volanti, ma anche jeep, carro armati, elicotteri, attacchi dell'artiglieria pesanti e altro ancora.

Allo stato attuale tutto pare funzionare egregiamente, non fosse che i droni aerei fanno un male esagerato (c'è chi ha fatto delle kill streak da dieci in relativa scioltezza) e sono dannatamente difficili da abbattere. Il fatto che siano stati da tutti ribattezzati gli "elicotterini bastardi" la dice lunga su una componente che i Kaos Studios, peraltro consapevoli del problema, dovranno assolutamente riequilibrare prima dell'uscita del gioco.

La classi di default sono quelle già descritte, ovvero Assault, SMG, Heavy, Sniper, Tactical e Stealth, ma vale la pena ricordare che ognuna di esse sarà personalizzabile a piacimento, al punto che le distinzioni finiranno con l'essere ininfluenti. A noi, infatti, la possibilità di scegliere le armi, i visori, i tipi di granate, gli oggetti acquistabili coi Battle Point e addirittura la skill da usare in combattimenti.

Rispetto a Londra è aumentato il numero delle abilità disponibili (ora sono QuickDraw, Fist Full, Tactical Reload, Straight from the Hip, Drone Be Gone!, Thick Skin, Grizzled, Penny Pincher, Ghost, Boomer, Mister Daddy, Crater-to-Order, Now That's a Knife, Steady Aim, Blstwave, Utility Belt e Grave Robber) e la lista dei mezzi sbloccabili nel corso delle partite (Humvee, Light Armor Vehicle, Heavy Tank, Scout Heli e Attack Heli), ma la sostanza resta invariata.

Superato il multiplayer, ho avuto modo di portare a termine la prima missione del single player, l'unica che era possibile giocare, e anche in questo caso non posso che confermare quanto già scritto dal buon Mike.

L'atmosfera che si respira è tesissima e mentre verremo deportati da casa nostra verso un campo di concentramento (pardon, di lavoro) assisteremo a esecuzioni sommarie e a fucilazioni dei civili davanti ai loro figli (straziante il pianto del bambino che corre verso il padre appena giustiziato).

Durante la nostra deportazione verremo però tratti in salvo dalla resistenza e subito dopo ci troveremo a fuggire di casa in casa dagli inferociti invasori, alternandoci tra i tipici villini di periferia americani devastati dai combattimenti.

La nostra fuga si concluderà all'interno di una casa, dopo che saremo stati stanati coi lacrimogeni dal nostro precedente rifugio, dove ci verrà dato in mano un visore grazie al quale designare gli obiettivi del Goliath, una specie di caterpillar indistruttibile armato di razzi e mitragliatori, coi quali ci caveremo d'impaccio da una situazione altrimenti letale.

Durante la mia sessione mi sono imbattuto anche in degli articoli di giornale da raccogliere per terra, i classici collzionabili leggendo i quali si comprende meglio la trama del gioco e che probabilmente sbloccheranno l'achievement di turno.

Al di fuori di questo, nient'altro da segnalare se non che durante la presentazione è salito sul palco il buon Major Nelson che, nel ringraziare THQ per avere scelto Xbox 360 come piattaforma di riferimento per i Gamers Day, ha annunciato un accordo di esclusiva grazie al quale tutti i DLC per Homefront arriveranno prima su Xbox e solo successivamente sulle altre piattaforme. Questo accordo comporterà anche la presenza di una mappa multiplayer extra di nome Suburbs per i possessori dell'edizione Xbox 360.