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Duke Nukem Forever

Il Duca è passato a Milano: ecco com’è andata!

Al di là della sottile distinzione, il risultato non cambia: che sia per mancanza di salute o di ego, quando la barra raggiunge lo zero non si può procedere. Qui abbiamo notato la prima differenza con l'approccio classico: scordatevi i vecchi quicksave e quickload, ora si avanza per checkpoint e se si muore si ricomincia tutto dall'ultimo che si è riusciti a raggiungere. Un tributo necessario, probabilmente, per adeguare il gioco agli standard delle console.

Sì, perché Duke Nukem Forever esce per PC, Xbox360 e PS3. Quando? Per la prima volta nella storia la risposta non è "when it's done" ma un più promettente "un mese al massimo". Brivido di terrore tra gli astanti, che si chiedono come mai questa vena di incertezza quando la data fissata è il 10 giugno, quindi non un mese al massimo ma un mese. Punto.

Terminata la presentazione, gli ospiti vengono lasciati liberi di muoversi per il grosso (ancora) spazio e di raggiungere le postazioni dove poter mettere le mani sul gioco e provare in prima persona, con la preghiera di non fotografare o filmare niente di ciò che si vede sullo schermo, per non rovinare la sorpresa a chi non è stato abbastanza fortunato da partecipare all'evento di questa sera.

I boss di Duke Nukem Forever sono ciò che ci si aspetta che siano: grossi, cattivi e armati fino ai denti.

È proprio quello che facciamo, ripetendo in prima persona ciò che abbiamo visto sui grandi schermi. Il lavoro svolto dai Gearbox per portare la grafica a livelli odierni si vede tutto. Inutile parlare di miracoli, il numero di poligoni è quello, le texture anche, ma l'insieme è tutt'altro che sgradevole, anzi, ha un certo sapore retrò che non guasta, a patto di levarsi dalla testa gli standard odierni.

L'interazione con l'ambiente diverte molto: se c'è qualcosa che può essere usato, il più delle volte lo si potrà fare, e quindi se c'è una cassa la si rompe, se c'è una mensola piena di bicchieri... pure. Se c'è la porta di un bagno la si apre e se dietro c'è un orinatoio... beh, lo si usa e aahhh... much better...

Diverso è il discorso per l'intelligenza artificiale. Non ci si possono aspettare molte sottigliezze tattiche dai nemici del Duca, che arrivano per vie dirette sparando al bersaglio e, se sono in gruppo, allora arrivano in gruppo. Niente manovre di aggiramento, tentativi di sorprendere sui fianchi, agguati o attacchi a sorpresa... no, gli alieni caricano a testa bassa incassando colpi fino a cadere, esplodere, andare in pezzi e spiaccicarsi sullo schermo. È Duke Nukem, ognuno tragga le proprie conclusioni.

Nel procedere della serata, il luogo viene sgomberato, compaiono tavoli da Black Jack, roulette, cibo, bevande, e delle signorine molto svestite dalle svolazzanti minigonne collegiali si aggirano sorridendo per il locale: nobody steals our chicks... and lives. Apriamo una porta e ci ritroviamo in una grossa stanza da bagno con una grossa vasca da bagno nella quale due notevolissimi esemplari di ragazze in bikini nero nuotano in un mare di dollari: shake it baby... you wanna dance?

È proprio un party vecchio stile, si dicono i veterani del giornalismo videoludico, che ricordano con commozione quando questo tipo di eventi sopra le righe erano la norma piuttosto che l'eccezione. Per cui, come dicevo in apertura, la questione sta tutta qui, in quanti anni hai. Duke Nukem Forever è dichiaratamente rivolto a chi ha giocato con il Duca la prima volta, per ascoltare ancora una volta una vecchia storiella di cui si conosce già il finale e sorridere con complicità. Tutti gli altri lo troveranno un FPS nella norma, certo sopra le righe e forse sotto gli standard odierni.

Non invidio chi dovrà recensirlo, perché il voto può allegramente oscillare tra il 10 e il 4, ma in fondo chi se ne importa? It's time to kick ass and chew bubble gum!

Duke Nukem Forever uscirà per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 il 10 giugno. O al massimo "entro un mese".