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Diablo III: Reaper of Souls - prova

In diretta dalla beta.

Con Diablo imprigionato, tocca a Malthael, reiterare il mito dell'angelo caduto e vestire i panni del cattivo in Reaper of Souls, espansione di Diablo III che ha da poco aperto i cancelli della closed beta. Potevamo farcela sfuggire? Ovviamente no ed ecco a voi le nostre impressioni su tutte le novità che verranno introdotte in questo nuovo e lugubre capitolo.

Come sappiamo sin dalla Gamescom, in Reaper of Souls troveremo un nuovo capitolo, una nuova classe, il Crusader, l'Adventure Mode, un nuovo sistema di loot, un nuovo incantatore e altre modifiche grandi e piccole che andranno a influenzare anche le parti precedenti del gioco.

Innanzitutto spariscono i livelli di difficoltà così come li conosciamo: al loro posto si potrà scegliere tra Easy, Normal, Hard, Torment, Demonic e Apocalypse. Questi livelli sono selezionabili in qualunque momento e valgono sia nella modalità classica che nell'Adventure mode. Ovviamente maggiore è la difficoltà, maggiore sarà la ricompensa, anche se vi ci vogliamo vedere a portare a casa la pelle ad Apocalypse, che sembra fatto apposta per chi si lamentava dell'eccessiva facilità di Diablo III.

Cambia anche il sistema Paragon, che non solo perde il level cap ma vi permetterà di caratterizzare ogni personaggio, utilizzando i vostri punti in quattro categorie differenti: quella base (forza, intelligenza, destrezza e vitalità), la categoria attacco (danno e percentuale del critico, tempo dei cooldown e velocità di attacco), quella difensiva (vita, salute, schivata e resistenza), e infine la categoria "utility" (punti magia/furia totali, raggio di pickup delle monete, percentuale di ritrovamento degli oggetti magici e velocità di movimento).

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Con Reaper of Souls fa anche la sua comparsa un nuovo vendor, la Mystic, in grado di fare due tipi di incantamento sul vostro equipaggiamento. Il primo è semplicemente una questione cosmetica, visto che potrete usarlo per cambiare l'aspetto di tutto ciò che usate o indossate, mente il secondo vi permette di scambiare una caratteristica non gradita di un oggetto con un'altra random. Un'introduzione molto utile che vi permette di rendere ancora più uniche le armi e le armature, modificando quella singola caratteristica che stona con la vostra build. Attenzione però: una volta modificata un'arma con questo sistema non potrete più metterla all'asta.

"Il Crusader unisce alcune abilità del Monaco con la potenza di fuoco del Barbaro"

Passiamo ora al Crusader. Come se la cava in battaglia? Beh, decisamente bene perché unisce alcune abilità che fino a oggi rientravano nella sfera del Monaco, come le abilità di cura, con la potenza di fuoco del Barbaro, anche se deve sempre impugnare uno scudo.

Che sia un buon personaggio lo si capisce fin dalla prima abilità, lo Shield Bash, un colpo di scudo in grado di darvi un discreto vantaggio se attaccate per primi e che può far danno a più nemici contemporaneamente. Una sensazione amplificata dalla pletora di raggi, colpi sacri e meteoriti che potete evocare dal cielo, senza contare la possibilità di utilizzare per qualche secondo un destriero fantasma, per sfuggire ad eventuali accerchiamenti ma anche travolgere i nemici sotto i suoi zoccoli infuocati.

Passando alla campagna single player, per quanto riguarda i toni Reaper of Souls è se possibile ancora più oscuro rispetto al gioco originale. Nella parte iniziale vi troverete a fare i conti con pile e pile di cadaveri, mentre una volta arrivati su Pandemonium, il mondo in cui si è rifugiato Malthael, il tutto vira più sui toni epici. Ma ci fermiamo qui, non vi vogliamo togliere il gusto della sorpresa.

Un simpatico momento di Reaper of Souls, in cui vi ritroverete a camminare su migliaia di corpi.

La campagna si fa notare anche per la sua maggiore varietà di situazioni, soprattutto nelle missioni secondarie o nei piccoli dungeon che potrete incontrare in giro. Certo, alla fine si tratterà sempre di sterminare tutto ciò che vi si para di fronte, ma ogni tanto vi capiteranno piccole imboscate e colpi di scena che romperanno piacevolmente il ritmo.

"La campagna si fa notare anche per la sua maggiore varietà di situazioni, soprattutto nelle missioni secondarie"

Blizzard ha anche introdotto alcune abilità particolarmente fastidiose per i mostri che dovrete affrontare e che rischiano di rovinarvi la giornata anche ai livelli più bassi. Tra queste ricordiamo dei globi di elettricità che vi lanciano scariche se vi avvicinate, fiumi di veleno che proseguono in linea retta di fronte al mostro, la possibilità di teletrasportavi in giro per la mappa, mostri con armatura d'osso che, quando gliela rompete, scappano a costruirsene un'altra e stregoni in grado di evocare eserciti di scheletri.

Ma il bello di uccidere questi mostri, soprattutto quelli più tosti, è che dopo c'è il bottino e con Reaper of Souls viene introdotto il cosiddetto "loot 2.0" che elimina gran parte degli oggetti inutili alla vostra classe e garantisce una maggiore frequenza di drop per gli oggetti leggendari. E puntualmente, non appena siamo arrivati nei pressi di Pandemonium, in un forziere proprio di fronte a noi è spuntata un'ascia leggendaria in grado di evocare un fantasma da usare come companion aggiuntivo.

Ma passiamo ora alla novità senza dubbio più interessante dell'intero pacchetto: l'Adventure Mode. È stata definita non a caso il free roaming applicato a Diablo III e il motivo è molto semplice: in essa potrete visitare ogni atto del gioco, compresi quelli più avanzati, fin dal primo livello.

Ecco l'interfaccia del Mystic. Pronti a fare una scommessa con la sorte pur di aver quel +70 vitalità?

Per aiutarvi nell'esplorazione dei contenuti, Blizzard ha introdotto i Bounties, che altro non sono che missioni casuali a rotazione, le cui ricompense sono reagenti, soldi, esperienza e oggetti rari. Lo scopo di queste missioni varia dall'uccidere un determinato tipo di mostri all'eliminazione di un boss particolare, passando per la "pulizia totale" di un dungeon o la sopravvivenza a un determinato evento speciale.

"L'Adventure Mode è stata definita il free roaming applicato a Diablo III"

È una modalità veloce, divertente e molto redditizia in termini di esperienza ma l'aspetto più interessante dell'Adventure Mode è senza dubbio la possibilità di imbattersi in una Rift Keystone.

Queste chiavi sbloccano infatti dei livelli chiamati Nephalem Rifts, che altro non sono che le tanto annunciate loot run di Diablo III. I Rift sono livelli abbastanza piccoli con ambientazione, meteo, mostri e boss totalmente casuali, così come casuali sono i buff che potreste riuscire a utilizzare.

Magari vi ritroverete a combattere i mostri del primo livello all'interno degli ambienti del Pony Level, o i mostri del secondo nel livello di Maltheim. Magari il dungeon avrà 10 livelli, magari due: ogni volta sarà un salto nel buio.

Una schermata per vedere le abilità del Crusader.

All'interno di un Rift potrebbe capitarvi di tutto: trovare una stanza con venti goblin del tesoro che scappano, ricevere un buff che annulla tutti i cooldown per 30 secondi, aprire una porta e ritrovarvi sommerso di mostri, e moltissime altre situazioni che aspettano solo di essere scoperte. Se l'Adventure mode è veloce e divertente, i Rift lo sono all'ennesima potenza. Spesso poi troverete altre chiavi al loro interno, e alla fine finirete in un loop al termine del quale vi accorgerete di aver giocato per qualche ora solo ai livelli casuali.

Per completare il Rift dovrete eliminarne il boss, che comparirà dopo aver ucciso un determinato numero di creature, e che vi darà una Blood Shard. Questi oggetti sono di fatto la valuta con cui potrete acquistare oggetti a caso oppure una sacca al cui interno troverete equipaggiamento di vario genere.

Come potete vedere, Reaper of Souls mette parecchia carne al fuoco e sembra proprio ciò di cui Diablo III aveva bisogno per calmare i malumori dei fan e dare nuove cose da fare a chi lo ha giocato fedelmente finora.

A voler essere maligni si potrebbe dire che era ciò che ci sarebbe voluto fin dall'inizio, ma considerando anche l'imminente chiusura dell'asta con denaro vero, va dato il merito a Blizzard di sapere quando è il momento di buttare via una mano sfortunata per pescare nuove carte. Che Malthael sia il jolly che mancava? Lo scopriremo "when it's done".