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Call of Duty Black Ops Cold War sempre più reale e gli ultimi teaser confermano la Guerra Fredda come setting

America contro Unione Sovietica.

Call of Duty 2020, come è accaduto per tutti gli altri titoli della serie, verrà ufficialmente annunciato nelle prossime settimane, per poi essere pubblicato in tardo autunno/inizio inverno. Prima che ciò accada, abbiamo davanti un lungo periodo fatto di teaser e piccoli indizi che ci permetteranno di identificare il setting e le possibili novità del prossimo gioco.

Certo, dovremmo ignorare il fatto che il titolo completo, Call of Duty Black Ops Cold War sia stato vittima di recenti leak, più o meno confermati dai teaser già pubblicati da Activision e Treyarch e continuamente rinforzati dai nuovi reveal.

L'ultimo indizio pubblicato poco fa sul sito teaser, infatti, sembra confermare gli anni 60 come ambientazione del nuovo Call of Duty. Molto probabilmente avremo un "ritorno alle origini", dato che anche il primo capitolo della saga Black Ops era ambientato in questo periodo.

L'immagine in questione mostra l'anno 1961-1962 su un pezzo di carta, mentre il resto è stato cancellato. Presente anche un video che contiene molti riferimenti alle armi nucleari, alla corsa aerospaziale, un discorso di Kennedy e alcuni accenni a Fidel Castro.

Insomma, tutto lascia supporre che la Guerra Fredda e lo spionaggio siano i temi centrali del nuovo Call of Duty di Treyarch, un Black Ops che abbandona il setting futuristico per tornare a quello che l'ha reso uno spin-off famoso.

Ovviamente, Black Ops Cold War non è ancora un titolo ufficialmente confermato, ma questi teaser non fanno altro che rafforzare i leak.

Voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe avere un nuovo Black Ops ambientato nuovamente durante la Guerra Fredda?

Fonte: Gamespot